10 aprile 2014 – Il CIPAF, consorzio per lo sviluppo dell’Alto Friuli ieri dopo una animata assemblea ha eletto nuovo presidente, il sindaco di Osoppo Luigino Bottoni. Bocciata la proposta fatta da camera di commercio e da industriali di confermare il presidente uscente Ivano Benvenuti. Astensioni da parte di alcuni sindaci, industriali usciti dall’assemblea mentre i sindaci eleggevano il nuovo consiglio che sarà composto dal presidente Bottoni, il vicepresidente Claudio Sandruvi (sindaco di Montenars), la consigliera comunale di Buja Elena Lizzi, l”ex sindaco di Gemona Disetti e Roberto Ganzitti, rappresentante nominato dalle aziende insediate nella zona industriale.
A conclusione dell’assemblea è stato bocciata la proposta di ridurre i compensi del consiglio di amministrazione: il compenso del presidente resterà di 18.192 euro lordi all’anno e 8.900 euro per i consiglieri.
CCIAA: «Come troppo spesso accade, le logiche politiche sono prevalse su quelle di natura economica». Il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo stigmatizza quanto accaduto ieri all’assemblea del Cipaf, «in quanto sono stati disattesi gli indirizzi che erano rappresentati dalla Cciaa, dalle categorie e da una molteplicità di operatori, sia grandi sia piccoli, dell’area. Indirizzi che miravano a garantire una continuità della governance, visto il buon lavoro fatto finora, in particolar modo dal presidente Benvenuti. Non ultimo il risanamento del bilancio del Consorzio». Secondo Da Pozzo, «c’è stata una nuova dimostrazione di un atteggiamento che troppo spesso si riscontra, di una distanza tra la politica e i problemi che l’economia quotidianamente deve affrontare».
«Stupisce inoltre – aggiunge il presidente camerale –, in un momento in cui c’è attenzione alla riduzione di costi, che le amministrazioni comunali, che rappresentano circa il 60% del capitale, non abbiano valutato il richiamo degli imprenditori a un contenimento dei costi del Cda, costi che peraltro non hanno eguali in altre realtà similari della regione. La valutazione è stata invece rinviata a una successiva decisione del consiglio d’amministrazione stesso». L’assenza della Cciaa e di altre associazioni di categoria all’incontro è stata dunque «una manifestazione di dissenso verso il metodo. Comunque – conclude Da Pozzo –, formuliamo gli auguri di buon lavoro al neopresidente Bottoni, auspicando che possa ricomporre la frattura creatasi all’interno della governance societaria e che, in un momento ancora complesso per l’economia della regione, sappia trovare all’interno del nuovo Cda efficaci risposte alle istanze delle imprese insediate».
Confindustria – Ha prevalso l’automatismo del principio di rotazione tra i rappresentanti degli enti locali del territorio in base al metodo dell’alternanza nella scelta del vertice del Consorzio CIPAF. Lo si è deciso – la precisazione è di Confindustria Udine – senza quel confronto auspicato ed atteso con le imprese insediate che sarebbe stato coerente con l’impostazione sinora seguita nella gestione del Consorzio di un percorso concertato che ha dato risultati importanti: si è superata la situazione di crisi legata alle vicende del depuratore, importanti infrastrutture sono state realizzate ed avviate, è tornato l’utile di bilancio, si è avviata la razionalizzazione dei costi. Si sono poste le condizioni per l’avvio di una nuova fase basata sull’attuazione del piano territoriale infraregionale in modo da poter valorizzare l’attrattività della zona industriale dell’Alto Friuli e potenziarne i servizi. “Un metodo non solo “inelegante”, commenta il Presidente di Confindustria Udine, Tonon, ma soprattutto impositivo prescindendo dalle indicazioni che l’Assemblea delle imprese insediate nel CIPAF ha espressoNon è assolutamente questione di persone ma di metodo. Occorre ora voltare pagina guardando avanti per fornire le risposte attese non solo dalle imprese insediate per la più efficiente gestione del Consorzio ma anche dal territorio per consolidare le potenzialità di sviluppo che la zona industriale è in grado di fornire. Su questo va garantita la continuità di fatto nella conduzione del Consorzio proseguendo nel duplice impegno di potenziamento infrastrutturale (in primis lo scalo ferroviario, il depuratore e la rete fognaria) e della riduzione dei costi senza trascurare le necessità di intervenire sul completamento delle reti tecnologiche con riferimento anche a quelle energetiche. Confindustria Udine, conclude il Presidente Tonon, su questi temi intende continuare a dare il suo contributo nella convinzione che il rapporto con le imprese insediate costituisca una risorsa per la vitalità della zona industriale del CIPAF”.