Inasprire le misure e aumentare i controlli in vista del Natale per evitare assembramenti che potrebbero portare a un nuovo aumento della curva dei contagi da coronavirus. E’ l’indicazione che il Cts ha inviato al governo dopo una lunga riunione cominciata ieri nel pomeriggio e ripresa oggi in tarda mattinata. La preoccupazione degli esperti è assicurare che non si ripetano scene come quelle viste nell’ultimo fine settimana nelle vie dello shopping delle principali città italiane. “Le norme già ci sono e sono quelle del Dpcm del 3 dicembre – spiegano dal Comitato tecnico scientifico – basta modularle nel modo giusto”.
A quanto apprende l’Adnkronos Salute, “una stretta sui movimenti e su bar e/o ristoranti” quanto suggerisce in particolare il Cts dopo la riunione fiume di oggi, piuttosto accesa. Il Cts è orientato a un “maggiore rigore” per il periodo delle festività natalizie, con “più controlli, divieto assoluto di assembramenti e precauzioni massime ovunque”. Necessario stringere, secondo gli esperti, sulle misure previste per le zone rosse e arancioni. Non c’è ancora un verbale e le raccomandazioni dovranno essere confermate, ma il numero dei morti di oggi, sempre a quanto si apprende, “ha scosso i componenti del comitato”.
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