Trieste, 16 gen – Il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga ha firmato l’ordinanza contingibile e
urgente 2/2021 che sarà in vigore dal 18 al 31 gennaio su tutto
il territorio regionale.
Con l’ordinanza la Regione ribadisce quanto già determinato nel
precedente provvedimento emanato il 4 gennaio, prevedendo che le
istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, statali e
paritarie, e le istituzioni che erogano percorsi di istruzione e
formazione professionale, adottino forme flessibili
nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che il 100
per cento delle attività siano svolte tramite il ricorso alla
didattica digitale integrata (Ddi). I servizi educativi per
l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di
istruzione continuerà a svolgersi integralmente in presenza.
“Nell’ordinanza in vigore da lunedì – spiega il governatore del
Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga – non abbiamo fatto
altro che motivare con maggior dettaglio e con ulteriore supporto
di dati scientifici la necessità di posticipare l’avvio
dell’attività didattica in presenza. Riteniamo che, sulla scorta
delle evidenze epidemiologiche di queste ultime due settimane in
cui si rileva un peggioramento della curva dei contagi e una
maggiore pressione sulle strutture ospedaliere, il riavvio delle
lezioni in aula non sia compatibile con la salvaguardia della
salute di tutti. Gli stessi valori a supporto dell’ordinanza sono
quelli che il comitato tecnico scientifico ha preso in esame e in
base ai quali da domani ci troveremo in zona arancione”.
“Nell’ordinanza – spiega ancora Fedriga – si fa riferimento ai
dati elaborati dalla Task-Force della Direzione Centrale Salute,
incaricata del monitoraggio epidemiologico della pandemia COVID
nella Regione Friuli Venezia Giulia. Da quei valori emerge che,
nelle prime settimane del 2021, vi siano 5 tipi di evidenze che
proiettano per il mese di gennaio un peggioramento negli indici
di infezione e un’allerta sulla sostenibilità del Sistema
Sanitario Regionale. A ciò si aggiunge un report dell’Istituto
Superiore di Sanità che fotografa la situazione in Italia al 30
dicembre 2020 secondo cui vi è una sostanziale flessione
dell’incidenza nella classe di età 14-18 nella nostra regione e
in gran parte del Nord Italia coincidente con l’introduzione
della Didattica a Distanza (DAD) per le scuole superiori di
secondo grado (3 Novembre 2021) e contemporaneamente un continuo
aumento dei focolai scolastici tra settembre e il 13/12/2020 in
Friuli Venezia Giulia”.
“Infine – conclude Fedriga – sempre l’Istituto Superiore di
Sanità ha prodotto nella prima settimana di gennaio una
pubblicazione scientifica dalla quale si evidenzia come una
riapertura prematura delle scuole superiori porterebbe ad uno
sproporzionato aumento del tasso di ospedalizzazione”.
ARC/AL
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