Serve un altro lockdown come marzo? “Sì. Un lockdown vero di tre o quattro settimane” ha detto a Radio Popolare il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Speranza. Dopo si potrà “riprendere a tracciare e testare” e solo così, aggiunge, “potremo recuperare una normalità che a noi manca”. Secondo Ricciardi, ha spiegato, non “basteranno le zone arancioni”. Bastano, ha aggiunto, “per cercare di tenere l’epidemia in una situazione stabile ma non per farla diminuire. Se insistiamo con questo atteggiamento di dilazione e di esitazione e non siamo pronti a testare e tracciare sarà un lungo stillicidio di mesi sia dal punto di vista sanitario che economico e psicologico. E’ una evidenza scientifica chiara, dispiace che i governi europei non lo capiscano”. Compreso quello italiano? “Tutti i governi non capiscono una evidenza scientifica”, ha risposto.
“La variante inglese è presente ma non sappiamo quanto e dove, non sequenziamo abbastanza” fa notare il professor Ricciardi. “Prenderà il posto della attuale, non è questione di giorni ma di settimane o mesi. La guerra lunga, se non la si combatte con armi appropriate si resta indietro”.
Le indicazioni del Cts in merito alla situazione della scuola, dice Ricciardi ospite a ‘Che tempo che fa’, “ultimamente non le ho condivise”. “In questo momento non è tanto la situazione attuale, quanto quella in prospettiva. La Germania, per esempio, sta chiudendo tutte le scuole, anche quelle elementari, perché questa variante inglese purtroppo si diffonde in nord Europa nell’80% dei casi proprio a partire dalle scuole e non solo è più infettiva e contagiosa ma anche più letale. E’ qualcosa di pericoloso, bisogna fare le cose nel modo giusto al momento giusto. In questo momento la circolazione del virus è importante per non parlare delle varianti che potrebbero arrivare”.
“La campagna di vaccinazione degli over 80 in Italia non inizierà prima della fine di febbraio o della prima settimana di marzo” avverte. “Tra fine febbraio e marzo potranno essere vaccinati gli over 80, dopo il personale sanitario e gli ospiti delle Rsa”, ha spiegato nel corso dell’intervista a Radio Popolare, precisando che la nuova scadenza è tra fine febbraio e prima settimana di marzo.
“Per quanto riguarda Pfizer è accaduto che hanno dovuto rafforzare la produzione nello stabilimento in Belgio” ha detto a ‘Che tempo che fa’ in serata. “Hanno rallentato i cicli produttivi in attesa di potenziare lo stabilimento. Si tratta di una pausa momentanea. Hanno garantito che recupereranno il tempo perduto”.
“Per Moderna invece c’è proprio una diminuita produzione, una difficoltà da parte di questa azienda che concentra la produzione negli Stati Uniti”, ha aggiunto.
“E’ un risultato enorme aver prodotto un vaccino in così poco tempo. E soprattutto di aver fatto un contratto e una collaborazione pubblico-privato, dove l’Italia ha giocato un ruolo di leader, insieme a Francia, Germania e Olanda”, ha spiegato Ricciardi. Questi “vaccini sono prodotti da aziende private che hanno un brevetto. Con la legislazione internazionale vigente, questo brevetto è inviolabile. C’è bisogno di persuaderle per produrne di più”, ha concluso.
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