Covid: sequenziamento costante per monitoraggi Omicron in FVG

Covid: sequenziamento costante per monitoraggi Omicron in FVG

“L’importante attività di sequenziamento del genoma del virus attuata dal nostro Servizio sanitario è fondamentale per valutare la diffusione della variante Omicron del Covid-19 e individuare, oltre alle persone contagiate, anche quelle con cui queste ultime sono entrate in contatto. Un’attività che si svolge senza soluzione di continuità ad ogni ora del giorno e della notte e che consente di analizzare migliaia di tamponi al giorno e sequenziando tutti quelli risultati positivi. In merito a quest’ultima mutazione, della quale per il momento ci sono stati solo 2 casi confermati in Friuli Venezia Giulia, si sa ancora poco per cui dobbiamo tenere sotto controllo le catene di trasmissione per valutare l’evoluzione dell’epidemia”.
Lo ha dichiarato questa mattina il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la sua visita al Dipartimento di medicina di laboratorio dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) alla presenza, tra gli altri, del direttore della struttura professor Francesco Curcio e del direttore generale dell’Asufc Denis Caporale.
Il laboratorio è attivo 24 ore su 24 per 7 giorni a settimana e ha una capacità di analizzare oltre 5mila tamponi al giorno, effettuando il sequenziamento su tutti i test che danno esito positivo per individuare con esattezza di quale tipo di Covid-19 si tratti e di conseguenza consentire ai Dipartimenti di prevenzione di attuare le dovute azioni di contenimento del contagio.
Riccardi, dopo aver ringraziato tutto i professionisti che operano nella struttura e nel servizio sanitario in generale per l’impegno anche nel periodo festivo, ha evidenziato che “la migliore arma a nostra disposizione per combattere il virus rimane il vaccino. L’impegno degli operatori sanitari e del sistema del volontariato hanno consentito di somministrare in dieci mesi ben due milioni di dosi, vaccinando 950mila persone. Con l’avvio della somministrazione della terza dose puntiamo di raggiungere nel solo mese di dicembre il traguardo di 400 mila dosi inoculate: un risultato importante, che ci consentirebbe mantenendo questo ritmo di chiudere il terzo ciclo di vaccinazioni a febbraio. Un obiettivo che può essere raggiunto grazie alla somma di due fattori: la disponibilità di vaccini e la capacità di vaccinazione data dall’impiego di personale sanitario che deve essere distolto da altri incarichi”.
In relazione all’andamento dei contagi il vicegovernatore ha rimarcato che “anche negli ultimi giorni continuiamo a riscontrare una forte diffusione del virus tra i ragazzi e i bambini. Da pochi giorni possono essere immunizzati anche i bimbi tra 7 e 11 anni e auspico che siano sempre di più i genitori che sceglieranno di vaccinare i propri figli perché, anche se questa malattia colpisce in maniera molto lieve i bambini, è chiaro che questi diventano un importante fattore di diffusione del virus, anche verso le fasce più a rischio”.
Il vicegovernatore ha quindi spiegato che “anche se il virus circola tra i giovani chiudere le scuole sarebbe una sconfitta per l’intero Paese, perché grazie agli sforzi compiuti abbiamo conquistato un importante spazio di libertà per i nostri ragazzi. Questa conquista ha però un costo, ovvero il rischio di quarantena a cui sono sottoposte molte famiglie in seguito al tracciamento dovuto al contatto stretto con soggetti contagiati. Purtroppo non siamo ancora in una situazione di normalità ed è quindi necessario avere pazienza e sono di responsabilità perché solo in questo modo supereremo questa pandemia”.
Infine, in merito alle ipotesi di riduzione da 9 a 6 mesi della durata del green pass Riccardi ha osservato che “oltre al rispetto delle regole che tutti noi abbiamo imparato ad adottare, come evitare assembramenti, indossare la mascherina e sanificarci le mani, oggi è importante che la durata del green pass sia allineata al periodo di efficacia del vaccino, di modo da innalzare i profili di sicurezza delle persone che si sono immunizzate”.