Crescita casi positività in Fvg
Il governatore Fedriga e il vice Riccardi

Crescita casi positività in Fvg

Il governatore Fedriga e il vice Riccardi

 “Nell’arco di una settimana abbiamo rilevato un significativo incremento dei contagi, fenomeno questo che ci deve portare a esaminare con attenzione l’andamento della curva e, di conseguenza, valutare con attenzione quali decisioni prendere per governare il fenomeno”.

Lo ha affermato il vicegovernatore con delega alla salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi al termine della riunione con la task force che, settimanalmente, fa il punto della situazione sull’andamento dei contagi in regione.

“Sappiamo – spiega Riccardi – che la colorazione del territorio sconta un “ritardo” di sette giorni. Pur trovandoci attualmente in zona gialla, i numeri a nostra disposizione ci dicono con chiarezza che il fenomeno dei contagi è tornato a salire; pertanto anche nel nostro territorio la tendenza è coerente con quanto sta accadendo nel resto del Paese. L’incremento dei postivi è associato anche ad una nuova crescita sia degli isolamenti sia nell’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva degli ospedali. Ciò è sicuramente determinato anche dalla circolazione della variante inglese, come testimonia con chiarezza la mediana dell’età dei contagiati, valore che si è fortemente abbassato interessando molte persone giovanissime. Allo stesso tempo, la campagna di vaccinazione che abbiamo intrapreso ha ridotto drasticamente la presenza del Coronavirus tra il personale sanitario e gli ospiti delle case di riposo”.

Altro elemento che è emerso nel corso della riunione della task force è la localizzazione geografica dell’impennata dei contagi. “I numeri – chiarisce il vicegovernatore – ci dicono che l’area più interessata dal fenomeno è quella dell’udinese, sulla quale dovremo concentrare già dalle prossime ore la nostra attenzione. L’operazione più importante che dobbiamo mettere in campo da subito – conclude Riccardi – è quella legata al rafforzamento del sequenziamento e conseguente isolamento, passaggi che dovrebbero però essere accompagnati da una accelerata sulle vaccinazioni che scontano ancora una ridotta disponibilità di dosi”.