Su proposta del sindaco Alessandro Ciriani e dell’assessore alla cultura Pietro Tropeano, il Comune ha erogato 210 mila euro a sostegno dei grandi eventi culturali e artistici per l’anno in corso. Alcuni eventi si sono già svolti, altri sono in programma nella seconda parte dell’anno.
Sette i beneficiari per altrettante manifestazioni. I contributi più consistenti sono andati alle Giornate del cinema muto (50 mila euro), Pordenonelegge (48 mila) all’associazione Thesis per Dedica festival (42 mila). Finanziati anche il meeting teatrale “L’Arlecchino Errante” della Scuola sperimentale dell’attore (30 mila) e il festival del confronto PordenonePensa (20 mila) del circolo Eureka. Tra i beneficiari, inoltre, l’associazione Il Castello per la Giostra dei Castelli a Torre (15 mila) e Ortoteatro per la rassegna “A teatro anch’io” (5 mila). A questi, peraltro, va aggiunto il Pordenone blues festival in corso in città, anch’esso sostenuto dal Comune.
«Abbiamo così messo in sicurezza i grandi appuntamenti di rilevanza regionale, nazionale e internazionale – commenta il sindaco Ciriani – capaci di richiamare un numero considerevole di spettatori con standard elevati di qualità, nonché le manifestazioni consolidate sul territorio di buon livello qualitativo che integrano l’offerta culturale del Comune». La delibera approvata giovedì, oltre a assegnare i fondi, illustra le manifestazioni e le motivazioni per cui vengono appoggiate.
Di Pordenonelegge, quest’anno in programma dal 13 al 17 settembre, viene sottolineata l’importanza culturale nazionale e internazionale e «la forte valenza economica non solo per la città ma per tutta la provincia. Il festival coinvolge anche moltissimi giovani, sia come volontari, sia come intensa partecipazione del scolastico, e convoglia in città un flusso di circa 100.000 presenze nell’arco di una settimana».
Anche di Dedica, che si è svolto dall’11 al 18 marzo con lo scrittore svedese Björn Larsson, si rimarca la caratura internazionale, «una manifestazione letteraria e monografica costruita attorno a una personalità della cultura senza intenti celebrativi ma con l’ obiettivo di approfondire il percorso artistico del protagonista, sfruttando mezzi espressivi diversi. Ospiti di Dedica sono stati premi Nobel e prestigiosi nomi del panorama letterario mondiale».
In elenco anche il festival del Muto, la cui 36esima edizione è fissata dal 30 settembre al 7 ottobre prossimi, «una delle più importanti manifestazioni mondiali dedicate alla riscoperta e allo studio del cinema muto e delle origini, inserito dalla rivista Variety fra i 50 festival cinematografici più significativi al mondo. La manifestazione richiama circa un migliaio di giornalisti accreditati da tutto il mondo con oltre 100 eventi e un afflusso di migliaia di persone, oltre a riscuotere un fortissimo interesse sui media nazionali e internazionali».
C’è poi PordenonePensa, svoltasi dal 5 al 15 giugno, «una rassegna con ospiti d’eccezione che si confrontano su argomenti di estrema attualità, attraverso incontri gratuiti e aperti a tutti. Gli obiettivi dell’iniziativa sono dare visibilità anche turistica al territorio, diffondere la partecipazione culturale tra le nuove generazioni, rendere la cultura meno elitaria e più accessibile al grande pubblico; proporre una rassegna pluralista con ospiti di estrazioni culturali diverse e opposte; dare spazio anche agli uomini e alle risorse locali».
Tra i grandi eventi anche la “Giostra dei Castelli” di settembre, una «manifestazione tra le più tradizionali e consolidate della città, giunta alla 32esima edizione, una rievocazione storica che valorizza tutta la località di Torre e richiama per tre giornate migliaia di visitatori dalla regione e dal Veneto». Inoltre, «svolgendosi nell’area del museo archeologico promuove la sua fruizione e dei vicini parco, villa romana e Noncello, contribuendo alla riscoperta e alla valorizzazione turistica di una delle località più interessanti del territorio sotto il profilo naturalistico e storico-archeologico».
Premiato pure L’Arlecchino Errante (si tiene a settembre) per il suo «spirito innovativo ed originale
con laboratori, master class, incontri di approfondimento, spettacoli di livello internazionale e performances anche in piazze e spazi pubblici. Un programma che si snoda nell’arco di circa 15 giorni, e presenze che si aggirano sulle diverse migliaia per ogni edizione».
Infine Ortoteatro, che assicura «la produzione e distribuzione di spettacoli teatrali destinati principalmente all’infanzia e alla gioventù. Una forma di teatro rivolta alle famiglie che risulta un’occasione preziosa di aggregazione sociale».
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