19 novembre 2012 – E’ di 12 milioni e mezzo di euro la cifra a disposizione per il 2013 a fronte dei 34 dell’anno precedente a favore della Cultura che l’assessore Elio De Anna ha voluto spiegare e illustrare ai rappresentanti degli Enti primari che operano in Fvg, prima che in aula vada in discussione il documento contabile per il prossimo esercizio. Il tutto prende le mosse dalle richieste dello Stato alla Regione: riduzione complessiva di bilancio di oltre un miliardo di euro. ”Per avere accortezza di quello che sta accadendo – ha detto De Anna – era necessario che incontrassi tutti insieme, e non alla spicciolata, per illustrare i numeri di questa manovra drammatica. La drastica riduzione di fondi portera’ a compiere tagli del 50% nei confronti degli organismi di rilevanza primaria. Una scelta, questa, legata al fatto di voler salvaguardare quelle strutture in cui ci sono persone assunte che lavorano per il loro funzionamento, senza quindi gravare sull’occupazione. Se in passato poi a rimpinguare questa voce di bilancio c’era il Consiglio, sembra che nel 2013 cio’ non potra’ piu’ avvenire perche’ anche qui si sono verificati dei forti ridimensionamenti”
Nell’auditorium della Regione a Udine, presenti, assieme a De Anna, i componenti della VI commissione Cultura, presieduta dal consigliere Piero Camber, sono stati spiegati i motivi che stanno alla base di questi “numeri” con i quali si dovrà confrontare il settore.
Il tutto prende le mosse dalle richieste che lo Stato ha avanzato alla Regione Friuli Venezia Giulia, che si sostanziano in una riduzione complessiva di bilancio pari a oltre un miliardo di euro. “Per avere accortezza di quello che sta accadendo – ha detto De Anna – era necessario che incontrassi tutti insieme, e non alla spicciolata, per illustrare i numeri di questa manovra drammatica. La drastica riduzione di fondi porterà a compiere tagli del 50 per cento nei confronti degli organismi di rilevanza primaria. Una scelta, questa, legata al fatto di voler salvaguardare quelle strutture in cui ci sono persone assunte che lavorano per il loro funzionamento, senza quindi gravare sull’occupazione. Se in passato poi a rimpinguare questa voce di bilancio c’era il Consiglio, sembra che nel 2013 ciò non potrà più avvenire perché anche qui si sono verificati dei forti ridimensionamenti. A ciò si aggiunge anche la difficoltà di reperire, da subito, risorse dall’avanzo di amministrazione, poiché questa strada potrà essere battuta solo quando il residuo sarà certificato. Pertanto ciò che chiediamo agli enti interessati da queste drastiche misure è di compiere una programmazione che tenga conto di un semestre, in attesa di reperire nuove risorse”.
De Anna ha spiegato poi che in passato è sempre stato fatto il possibile per non abbassare il livello contributivo assegnato dalla Regione al settore della Cultura, come dimostrano i dati assestati per il 2011 e quelli del 2012. “Ora la situazione – ha detto l’assessore – è profondamente diversa. A fronte del taglio complessivo al bilancio di oltre un miliardo, non va dimenticato che ci sono spese incomprimibili nel comparto, quali ad esempio quelle per la copertura di interventi pluriennali necessari alla sistemazione dei contenitori culturali, che ammontano da sole a oltre 31 milioni di euro. Inoltre – ha aggiunto De Anna – l’assessorato al Turismo non potrà diventare la camera di compensazione dei mancati ingressi dalla Cultura. Piuttosto, si potrà aprire un ragionamento per valutare l’attrattività di festival e manifestazioni, che portano in Friuli Venezia Giulia visitatori da altre zone d’Italia e dell’Europa”.
In rappresentanza della commissione consiliare è intervenuto Piero Colussi, secondo il quale è inaccettabile un taglio che metterebbe la parola fine ad uno dei sistemi culturali tra i più virtuosi ed equilibrati in Italia. Il suo auspicio è quindi di poter trovare prima dell’approvazione del bilancio almeno 10 milioni di euro che possano dare ossigeno al settore.
Sono seguiti alcuni interventi dal pubblico nel corso dei quali ognuno ha cercato di descrivere la difficoltà nella quale gli enti primari che operano in regione si verrebbero a trovare di fronte a questo drastico ridimensionamento.
Sul problema dei tagli, l’assessore De Anna ha comunque ricevuto la solidarietà della commissione.