Monfalcone, 12 set – L’impresa di Fiume va vista come uno degli
ultimi sussulti della stagione risorgimentale italiana. Un’azione
legata idealmente alle pulsioni patriottiche della Prima guerra
mondiale e non a quello che negli anni seguenti sarà e farà il
fascismo.
Lo ha detto oggi a Monfalcone l’assessore regionale al Patrimonio
nel corso della cerimonia dedicata all’impresa di Fiume guidata
da Gabriele D’Annunzio.
Come ha spiegato l’esponente della Giunta regionale, ricordiamo
D’Annunzio come uno dei maggiori esponenti della letteratura
italiana del secolo scorso che, con le sue gesta, interpretò
un’idea di identità nazionale per certi aspetti in parte ancora
attuale.
Ciò, come ha sottolineato l’assessore, non significa rimettere
indietro le lancette della storia rivendicando territori la cui
perdita appartiene al passato, quanto piuttosto conferire la
giusta dignità all’impeto ideale di quello slancio sincero e
appassionato.
Questo ricordo, come ha concluso il rappresentante
dell’Amministrazione regionale, non può essere associato ad
alcuna nostalgia per il ‘ventennio’, perché il contesto valoriale
nel quale oggi ci riconosciamo è quello in cui democrazia e
libertà rappresentano dei principi irrinunciabili.
ARC/GG/ep
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