Pordenone, 2 set – Proporre una stagione settembre-dicembre è
inusuale ma saggio perché ancora per un po’ si deve navigare a
vista e i teatri del Friuli Venezia Giulia hanno dimostrato di
saperlo fare, osando con cautela: la qualità delle proposte del
Teatro Verdi di Pordenone continua a essere molto alta e si
aggiunge alla capacità di aver intuito con anticipo le
potenzialità dello streaming per raggiungere un più vasto
pubblico.
Lo ha evidenziato l’assessore regionale alla Cultura in occasione
della presentazione degli spettacoli di prosa e musica di
settembre/dicembre 2020 al Teatro Verdi di Pordenone, introdotta
dal presidente Giovanni Lessio e illustrata nel dettaglio dai
consulenti artistici Natalia Di Iorio e Maurizio Baglini, con
ospite speciale Nicola Piovani.
Il teatro, è stato ricordato, non ha mai chiuso durante il
lockdown e ha accompagnato per tutta la primavera il pubblico –
anche quello dei più giovani e dei piccolissimi – con un
articolato calendario di eventi online, molti di produzione, ha
lanciato un appello a favore degli artisti, settore duramente
colpito dalla pandemia, e ospitato il primo concerto a platea
vuota in diretta streaming in occasione del 15° anniversario
della sua inaugurazione. Il Verdi è stato anche tra le primissime
strutture a riproporre eventi in presenza per la tanto attesa
fase della “ripartenza”, riuscendo addirittura a strutturare in
queste settimane una lunga residenza artistica internazionale con
la presenza a Pordenone della Gustav Mahler Jugendorchester,
culminata con i due grandi concerti del 29 e 30 agosto,
registrati da Radio Rai3 per un prossima messa in onda. A
testimonianza dell’attaccamento del pubblico, è stato reso noto
che ben 1200 persone hanno rinunciato al rimborso contribuendo
così alla vitalità del teatro.
Anche i risultati dell’Art bonus evidenziano come il Verdi sia
stato il soggetto che ad oggi ha ricevuto maggiori risorse.
Tra spettacoli ed eventi pensati ad hoc per l’imminente
programmazione e il recupero di proposte che non sono potute
andare in scena nei mesi di lockdown, il Verdi ha in cartellone
19 proposte tra prosa e musica e una serie di incontri incentrati
sul confronto culturale e l’analisi dell’oggi.
Nella proposta della prosa, ospiti di grande richiamo – Claudio
Bisio, Sonia Bergamasco – ma anche attenzione ad artisti la cui
stima nell’ambiente teatrale è profonda, ma che non hanno ancora
raggiunto la fama meritata presso il grande pubblico.
Le proposte musicali seguono invece due fili tematici nei
concerti dei mesi tra ottobre e dicembre: la voce, lo strumento
più naturale ed espressivo, e l’anniversario di Beethoven che già
aveva offerto una serie di eventi lo scorso inverno, ma ancora
numerosi ne avrebbe avuti in serbo per la primavera.
Originariamente programmato per lo scorso 28 maggio, è atteso,
invece, per giovedì 29 ottobre il “Premio Pordenone Musica” 2020,
suggellato da il “Triplo Concerto” di Beethoven.
Nel palinsesto anche i dialoghi promossi dal progetto
“R-evolution. Cronache dal futuro del mondo”.
ARC/EP/pph
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