Cervignano del Friuli, 25 feb – “Sono onorato di essere qui a
ricordare due grandi figure della nostra regione e della cultura
italiana che rappresentano, oggi e per sempre, una parte forte
della nostra identità. Un giorno importante con una mostra che
mette insieme due artisti significativi”.
Lo ha affermato l’assessore alla Cultura del Friuli Venezia
Giulia, Gianni Torrenti, intervenendo all’inaugurazione della
mostra e del progetto “Zigaina e Pasolini: in scena” a cura di
Francesca Agostinelli, sostenuto e patrocinato dalla Regione
Friuli Venezia Giulia e dall’amministrazione comunale
cervignanese.
Torrenti ha ricordato la conoscenza con Zigaina e ha sottolineato
come il grande artista, così come Pasolini, abbia lasciato il
segno sul nostro territorio ed in questa città: “Zigaina – ha
detto – era molto legato al suo territorio, non credo esista un
artista attaccato ad un luogo quanto lo sia stato lui con
Cervignano”. Preservare questa nostra storia, sempre secondo
l’assessore, significa anche dare rispetto e approfondire la
conoscenza dell’artista e delle sue opere e “noi abbiamo il
dovere di continuare a studiare questi grandi artisti per
scoprirli ancora”.
Un progetto a cui Torrenti ha augurato di proseguire con successo
come dimostrato dalla nutrita partecipazione.
Nel corso della presentazione, avvenuta a Cervignano del Friuli,
nella Casa della Musica, la curatrice Francesca Agostinelli ha
sottolineato che fra cineforum, incontri e approfondimenti, tra
Udine, Trieste e Grado, il Friuli Venezia Giulia è teatro di un
percorso cinematografico dedicato ai due grandi autori del
Novecento a testimonianza di un sodalizio intellettuale di rara
intensità.
“Alla base della grande pittura di Zigaina – ha spiegato – c’è la
complessità e questa va indagata per comprendere a fondo la sua
grande arte”.
Una mostra unica e originale che racconta la storia del loro
incontro sul set attraverso le inedite fotografie di scena di tre
dei film che, a vario titolo, hanno visto l’artista cervignanese
collaborare al film pasoliniano Teorema.
Partendo proprio dalle foto di scena di Teorema, tratte dal fondo
del fotografo Angelo Novi, depositato presso la Cineteca di
Bologna, e dall’archivio Zigaina, l’esposizione procede con
materiali fotografici relativi a Medea e Il Decameron provenienti
da diversi archivi tra cui l’Archivio storico del Cinema AFE di
Roma depositario dell’archivio del fotografo Mario Tursi.
Materiali fotografici provenienti da archivi privati che
riguardano Zigaina e le riprese di Medea nella laguna di Grado e
materiali di diversa natura, come gli scritti di Zigaina o le
inedite testimonianze dell’artista raccolte in più conversazioni
registrate negli ultimi anni, contribuiscono alla definizione di
un quadro inedito volto a rilanciare una storia che vede la
laguna protagonista di un racconto straordinario e ancora da
definire con precisione.
Frutto di questa ricerca è anche il ritrovamento di disegni
inediti di Pasolini sul tema comune che lo legava a Zigaina,
quello della laguna, che saranno esposti, nella seconda tappa
espositiva, il prossimo 16 aprile, al museo Revoltella di Trieste
oltre che la scoperta dei luoghi in cui è stato girato Medea.
Per il film Il Decameron, come è stato spiegato, Zigaina è attore
e una sezione della mostra è dedicata ai materiali che
testimoniano in particolare la sua presenza sul set nelle vesti
del frate santo che, nella prima novella di Giovanni Boccaccio,
come nel film di Pasolini, confessa Ser Ciappelletto.
Fra gli interventi anche quelli del sindaco e dell’assessore alla
cultura di Cervignano del Friuli,Gianluigi Savino e Marco Cogato,
e la presenza del consigliere regionale Pietro Paviotti.
Cogato ha ringraziato il sostegno della Regione e i tanti enti
che hanno collaborato all’iniziativa indicando come “crediamo
nell’attività culturale e abbiamo investito molto, continueremo a
farlo”. Il sindaco ha sottolineato la bellezza della mostra
ricordando Zigaina: “ogni volta che ho avuto modo di parlare con
lui, affiorava Pasolini e, ad un anno dalla morte dell’artista,
lo ricordiamo avvicinandolo al grande poeta e li ricordiamo
entrambi attraverso il cinema”.
ARC/LP/ppd
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