Il primo fu a Cortina seguito a distanza di pochi giorni dalle vie eleganti dello shopping romano: quei blitz degli ispettori del fisco durante le vacanze di Natale 2011 e a gennaio 2012 hanno segnato una cesura nella storia dei controlli fiscali lanciando ben precisi segnali a commercianti, esercenti e cittadini e furono l’inizio di una lunga serie di operazioni portate avanti da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. A Cortina un pool di 80 ispettori tra il 30 e il 31 dicembre 2011 passo’ al setaccio i piu’ noti alberghi della conca ampezzana, negozi, antiquari, ristoranti e gioiellerie. Il blitz provoco’ enormi polemiche ma gli incassi degli esercizi commerciali di Cortina rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010 registrano incrementi negli incassi fino al 300%; una simile operazione viene condotta poco dopo anche al Courmayer: Appena due settimane dopo a Roma nel week end del 14 gennaio 2012 le Fiamme Gialle effettuano 405 controlli su esercizi commerciali di diverso tipo nelle principali vie dello shopping romano; 190 violazioni legate alla mancata emissione di scontrini e di ricevute fiscali su un totale di 405 controlli effettuati: praticamente quasi il 50% degli esercizi visitati non e’ risulto’ in regola. Durante quella primavera i controlli si susseguirono in molte localita’: a Firenze, quando il 31 marzo 2012 Guardia di finanza e dell’Agenzia delle Entrate arrivarono sul Ponte Vecchio a Firenze per controlli fiscali alle botteghe orafe. A Capri e sulla costiera amalfitana, dove tra il 4 e il 5 aprile 2012 un pool di 40 ispettori dell’Agenzia delle entrate controlla bar, ristoranti, boutique: 103 gli esercizi controllati. Verifiche successive anche negli studi professionali dei fiscalisti dove erano depositate le documentazioni. Il Primo maggio di quell’anno tocca agli agriturismo con controlli a tappeto in tutte le regioni italiane e 200 ispettori del fisco mobilitati. A meta’ luglio e’ la volta di un ampissima operazione a Milano e nell’hinterland con 140 uomini mobilitati. Alla fine delle oltre 447mila verifiche effettuate nel 2012 una su tre ha dato esito irregolare: il 32% degli esercizi commerciali, dei bar e dei ristoranti controllati, infatti, e’ risultato irregolare nel rilascio di scontrini e ricevute fiscali. E la storia si ripete anche quest’anno. I dati sono relativi ai primi cinque mesi del 2013: su 166.737 controlli complessivi, il 33% degli scontrini e’ risultato irregolare
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