Da lunedì 29 novembre il Friuli Venezia Giulia entra in zona gialla. Previsto quindi l’obbligo di utilizzare la mascherina anche all’aperto. Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha anticipato quanto previsto dal Governo a partire dal 6 dicembre.
Di fatto il Friuli Venezia Giulia diventerà il primo laboratorio del Super Green Pass per vaccinati e guariti da Covid, che invece entrerà in vigore in tutta Italia dal 6 dicembre.
Le nuove regole: solamente chi è vaccinato o guarito dal Covid potrà continuare a sedersi ai tavoli nei ristoranti e bar al chiuso, andare a vedere un film al cinema, o entrare a teatro, in discoteca e allo stadio. Le persone no vax non potranno frequentare questi luoghi, ad esclusione della consumazione al bancone del bar o ai tavoli all’aperto (anche senza Green Pass). L’attività sportiva viene regolamentata con il Green pass, serve anche per accedere agli spogliatoi. (non è richiesto il Super Green Pass) Stesso discorso per le mense e gli alberghi.
Non ci sarà limite agli spostamenti e non è prevista nessuna chiusura di negozi o attività commerciali. Per andare a lavorare basterà un tampone negativo (non cambia la durata e la tipologia dei tamponi) o il Green Pass
Obbligo vaccinale: fino ad adesso riguardava il personale sanitario e delle Rsa. Da lunedì verrà esteso anche agli operatori sanitari, e amministrativi. Obbligo vaccinale anche per il personale del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali di istruzione per adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. L’obbligo riguarda anche il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. É compreso anche il personale della polizia penitenziaria e quello della polizia locale. Tutto il personale delle strutture adibite all’esercizio di attività sanitarie e sociosanitarie (ad esclusione dei contratti esterni).
Chi è inadempiente rispetto all’obbligo vaccinale imposto dalla normativa viene sospeso dal diritto di svolgere l’attività lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Il decreto chiarisce però che nel periodo di sospensione, «non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati».
Verranno intensificati i controlli. Il decreto prevede che il prefetto territorialmente competente, entro 5 giorni dall’entrata in vigore del decreto, sentito, entro 3 giorni, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, adotterà un piano per controlli costanti, anche a campione, avvalendosi delle forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria) e del personale dei corpi di polizia municipale con qualifica di agente di pubblica sicurezza. Il prefetto dovrà trasmettere al ministro dell’Interno una relazione settimanale dei controlli effettuati nell’ambito territoriale di competenza.