Decreto Rilancio: tutte le misure del governo per sostenere l’economia italiana

Decreto Rilancio: tutte le misure del governo per sostenere l’economia italiana

Dopo poco più di due ore di riunione, il Cdm ha dato il via libera al Decreto Rilancio da 55 miliardi di euro per far fronte all’emergenza economica provocata dal coronavirus

Il bonus per l’acquisto di bici e monopattini
Un altro bonus che viene introdotto è quello che prevede uno sconto del 60% sulla spesa per comprare una bici o monopattini. Vale anche per le biciclette a pedalata assistita, così come per segway e monowheel. Il bonus può arrivare al massimo fino a 500 euro e vale per le persone residenti in città con almeno 50mila abitanti.

L’Ecobonus per ristrutturare casa
Il decreto introduce anche un bonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie. Potrebbe consistere in un credito d’imposta sugli interventi per il risparmio energetico e l’adeguamento antisismico al 110%. Il credito potrebbe anche essere ceduto all’impresa attraverso uno sconto in fattura diretto, che l’impresa poi trasformerebbe in credito.

Nasce il reddito d’emergenza: fino a 800 euro alle famiglie
Una delle misure più attese è il Reddito di emergenza, un sostegno alle famiglie maggiormente in difficoltà a cui verranno forniti da 400 a 800 euro. Ai nuclei andranno due quote, con una cifra che varia sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare. Il sussidio verrà gestito dall’Inps e potrà richiederlo chi ha un Isee inferiore ai 15mila euro, un patrimonio mobiliare sotto i 10mila e non sarà cumulabile con il Reddito di cittadinanza.

Dl Rilancio, cambia il bonus per autonomi e partite Iva
Cresce il bonus previsto per i lavoratori autonomi, le partite Iva e i lavoratori del settore agricolo e dello spettacolo. Per partite Iva e collaboratori il sostegno sale a 800 euro, mentre per gli autonomi si arriva fino a mille euro per chi ha registrato perdite di fatturato fino al 33%. Il bonus, inoltre, viene esteso anche a colf e badanti.

Il bonus vacanze introdotto dal decreto Rilancio
Per il periodo d’imposta 2020 viene istituito un credito per chi ha un Isee inferiore ai 40mila euro da spendere nelle imprese del settore turistico-ricettivo. Il credito può essere utilizzato dal primo luglio fino al 31 dicembre 2020 e può arrivare fino a 500 euro a famiglia. Dovrebbe essere di 150 euro per i single e di 300 per le coppie, aumentando poi in base al numero di figli. L’80% dello sconto verrebbe applicato sul corrispettivo dovuto, mentre il restante 20% verrà erogato attraverso una detrazione d’imposta. Per il settore del turismo vengono previsti anche fondi per sanificare le strutture.

Lo smart working per i genitori con figli
Altro obiettivo del dl è quello di incentivare il lavoro agile, anche per aiutare i genitori con figli fino a 14 anni. Potranno richiedere sempre lo smart working, nel caso in cui sia compatibile con la loro attività. Una misura per aiutare chi ha bambini che non potranno andare a scuola fino a settembre. I lavoratori dipendenti del settore privato, quindi, avranno il diritto di chiedere il lavoro agile anche in caso di mancati accordi sindacali.

Il bonus babysitter e il congedo parentale
Altra misura per aiutare i genitori è il bonus babysitter, che passa da 600 a 1.200 euro e si potrà spendere anche per le iscrizioni nei centri estivi dei più piccoli. Allo stesso modo viene confermato il congedo parentale fino a 30 giorni – pagato al 50% – per i genitori con figli fino a 12 anni: si potrà richiedere fino al 31 luglio.

Dl Rilancio, confermata la cassa integrazione
Vengono confermate la cassa integrazione e l’assegno del fondo di integrazione salariale, finora chiesti già per 7,5 milioni di lavoratori a causa dell’emergenza sanitaria. Vengono prolungati di altre nove settimane e sono utilizzabili fino al 31 agosto. Si prevede, inoltre, anche una semplificazione delle procedure per erogarla. Viene prorogato il divieto di licenziamento.

Il taglio delle bollette per pmi e negozi
Con il decreto si prevede un taglio delle bollette per le piccole attività produttive e commerciali. Si va a tagliare la quota fissa delle bollette per i mesi di maggio, giugno e luglio. Vengono stanziati 600 milioni per permettere ad Arera di alleggerire le bollette elettriche, arrivando a un azzeramento delle quote fisse per i clienti non domestici. Inoltre, slittano al 16 settembre i pagamenti per ritenute, Iva, contributi previdenziali, cartelle esattoriali, rottamazione ter e saldo e stralcio.