E’ stato convalidato l’arresto di Andrei Talpis, il moldavo di 48 anni che all’alba di martedì ha ucciso il figlio e ferito gravemente la moglie. La decisione è stata presa dal gip del tribunale di Udine Paolo Lauteri che, al termine dell’udienza di convalida, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo. “Dalle accuse alla moglie non traspare alcuna forma di resipiscenza o quanto meno di consapevolezza dell’errore commesso”, motiva il gip nell’ ordinanza con cui non riscontra possibili “alternative alla custodia intramuraria”. L’unico segno di commozione, Talpis lo ha mostrato all’ ingresso in aula, quando ha mostrato una lacrima e ha chiesto la possibilità di vedere per un’ultima volta il corpo del figlio. Richiesta non accolta. Assistito dal suo avvocato, Talpis ha confermato le dichiarazioni già rese in interrogatorio davanti al pm Elisa Calligaris. L’uomo ha ripetuto di aver impugnato il coltello per spaventare la moglie, che lo accusava di essere tornato a casa ubriaco e di aver colpito accidentalmente il figlio, un ragazzo alto 15 centimetri più di lui, quando questi gli si è lanciato addosso per difendere la madre.
Talpis ha sostenuto di non essersi neppure reso conto, nell’immediatezza, di averlo accoltellato. Intanto la donna, Elisaveta, ancora ricoverata nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Udine è stata avvisata del decesso del figlio. Al suo fianco, mentre nel tardo pomeriggio di ieri la Squadra mobile le ha dato la notizia, c’era l’altra figlia, Cristina, giunta in Italia dalla Moldavia.