Delneri: “Non si può togliere al gruppo il merito di ciò che ha prodotto”

Delneri: “Non si può togliere al gruppo il merito di ciò che ha prodotto”

udinese atalanta

C’è un piccolo obiettivo da centrare. Fermare l’Atalanta sia all’andata che al ritorno.
“Obiettivo principale è far meglio di domenica. Mi sembra normale. Affrontiamo una squadra che sta meritando la classifica che ha; è molto aggressiva, con un senso di gioco logico e che è molto pericoloso, come altri che abbiamo affrontato”.

Cambierai qualcosa in difesa?
“Vediamo cosa succederà. Ci voglio pensare per queste ultime 24 ore. Abbiamo qualche piccola problematica da poter tranquillamente risolvere sia con modifiche dall’inizio che a gara in corsa. Sarà importante valutare le condizioni fisiche e mentali di tutti”.

Thereau stona da 4 partite. Hai sempre fiducia in lui?
“Io ho fiducia in tutti i miei giocatori, che giochino o meno. Tutti sono a disposizione. Thereau ha dato e darà ancora tanto. E’ stato tra gli artefici della svolta e non bisogna mai dimenticarlo. Il calcio è fatto di equilibri, anche nei giudizi. Domenica scorsa abbiamo giocato tutti male, non soltanto lui. Cerchiamo di gestire al meglio tutte le risorse che abbiamo, facendo prestazioni buone. Giocatore condizionante nel bene e nel male? Non proprio. Abbiamo vinto anche quando lui ha giocato male. Ciò non toglie che resta un giocatore fondamentale, perché inserito in un preciso contesto di squadra. Questo è il dato più importante”.

Hai battuto l’Atalanta nelle ultime 5 volte che l’hai affrontata. Cercherai la sesta?
“All’andata fu una partita strana. Siamo stati abili e fortunati nel primo tempo, mentre nella ripresa abbiamo sfruttato benissimo le ripartenze avute. Tra tutte le squadre di A forse sono quella che ci ha creato le maggiori difficoltà. A essere onesti, se avessero vinto, non sarebbe stato un risultato ingiusto, anzi. Noi dovremo comunque stare attenti, sfruttando le nostre caratteristiche, non dimenticando mai ciò che eravamo. Il rendimento avuto dai ragazzi quest’anno è nettamente superiore alla media degli ultimi anni recenti. Fermo restando che siamo sempre pronti a fare di più, ma l’Udinese degli ultimi anni non aveva mai fatto i punti fatti quest’anno, segnato così tanti gol, senza giocatori da quasi 20 gol a stagione; non si era mai salvata a 7 giornate dalla fine”.

Hai il timore che l’annata possa finire male?
“Credo che una partita a vuoto possa starci, anche se non fa mai piacere. Una partita sbagliata non può inficiare le 7 prestazioni precedenti, tanto per fare un esempio. Non ho bisogno di garanzie da parte dei miei ragazzi, che sono loro stessi una garanzia per me. Non ci vuole Einstein a capire che domenica abbiamo giocato male, ma i ragazzi sono consapevoli di questo e vogliono trovare pronto riscatto”.

Peseranno le assenze dell’Atalanta?
“Credo che l’Atalanta abbia alternative più che valide, come D’Alessandro, Grassi. Per loro conta l’impianto di gioco. Hanno tantissime soluzione per mettere in difficoltà l’avversario. Hanno sempre molta aggressività, sicurezza e linee di lavoro pulite”.

Come si ferma Gomez?
“All’andata siamo riusciti a fermarlo. Lui è veloce e ha colpi importanti, è cresciuto molto quest’anno. Ora gioca anche per la squadra, confezionando molti assist. Se sei assestato bene, puoi arginarlo anche nell’uno contro uno. E’ determinante anche l’atteggiamento della squadra. In ogni caso, anche loro dovranno stare attenti ai nostri”.

A Bergamo hai lasciato un bel ricordo. E’ vero?
“Lì c’è stato un grande rapporto umano, e continuerà sempre anche dopo la partita di domani e dopo le 5 vittorie di fila che ho fatto con loro. Di Bergamo mi ha colpito il rapporto viscerale che c’è con la piazza. E qui a Udine siamo sulla stessa buona strada”.

Gli infortuni stanno presentando il conto?
“Noi non cerchiamo alibi. A me interessa far rendere al massimo i giocatori, poi è ovvio che le assenze ti costringono a cambiare qualcosa, come dover adattare Felipe nel ruolo di terzino. Abbiamo un gruppo di giocatori giovani, in cui tutti vanno rispettati, a prescindere da chi manca, da chi gioca e da chi sta in panchina”.

Filtra ottimismo per la tua conferma. Che tipo di futuro ci può essere qui?
“L’ottica della società è sempre di valutare le richieste che arriveranno per i giocatori importanti, con l’attenzione anche a chi arriverà per migliorare la rosa. Abbiamo parlato di parecchie situazioni, ma non siamo noi a decidere. Dipende sempre dal mercato. Per farti un esempio, fosse per me, l’anno prossimo rimarrebbe un solo portiere, non tre, perché già Scuffet è stato penalizzato secondo me quest’anno”.