6 marzo 2012 – E’ stato il giorno di “Un’altra Udine”. La lista che Bandelli e la Rosolen vogliono portare alle regionali sarà presente anche a Udine per le comunali 2013. L’obiettivo nel mirino è ovviamente il sindaco Honsell. E non solo! Un’altra regione sarà presente in 16 dei 17 comuni cha andranno a votare il prossimo 6 maggio. Insomma una civica di centrodestra che si sta espandendo a macchia d’olio sul territorio. Il capofila per Udine dovrebbe essere Michele Zanolla che non ha fatto mistero delle sue scelte politico amministrative: alternativi a Honsell. Insomma al primo turno si correrà da soli, al secondo l’alleanza col PDL è scontata. Anche se più che occhiolini nei confronti del PDL sono stati cazzotti. “Vedremo quanti saranno nel PDL dopo le elezioni del 6 maggio”. Insomma adesso si bisticcia ma poi si finirà per stare dalla stessa parte della barricata. Se vogliamo parlare anche di programmi Zanolla si è voluto soffermare sull’eterna disputa delle ciclabili in centro: la sua opzione è quela di chiudere Via Mazzini al traffico e dedicarla al traffico ciclabile preservando così Via Zan0n dalla pista gialla. Schermaglie. La sensazione che la pista ciclabile sarà il principale argomento di campagna elettorale contro Honsell fra un anno serpeggia inquietante.
CHE SARO’ DELLA MIA VITA CHI LO SA?
A fianco a Zanolla, oltre al leader regionale Bandelli, che tenta un improponibile friulano dietro le quinte, una armata di persone non di primo pelo con parecchi curiosi che vengono a spiare quello che potrebbe essere il futuro in caso di esplosione del PDL. Prima del 2013 Un’altra regione raccoglierà molte altre iscrizioni: i non candidati del PDL, transfughi dal gruppo misto in cerca di una candidatura, insomma si trasformerà in un mare magnum dei trombati. A dirigere il tutto c’è chi sostiene ci sia l’inossidabile Ferruccio Saro, sempre attento a leggere le evoluzioni della politica prima che queste si rendano reali. Detto in altre parole il senatore di Martignacco starebbe, condizionale d’obbligo, costruendo il post PDL. Il suo pensiero è stato cristallino: per il 2013 si costruirà (a Roma) un’alleanza fra centrodestra terzo polo e aree moderate del centrosinistra che riporterà al governo Monti bis (o qualcosa di analogo). Evoluzioni politiche che finiranno per riflettersi anche su scala regionale. Per la verità sia Tondo che Serracchiani hanno smentito seccamente questo scenario ma in un anno potrebbe accadere di tutto.
TUTTE LE DONNE DEL PRESIDENTE
Se Zanolla sta costruendo il suo percorso per le amminstrative 2013 il PDL sembra ancora alla ricerca del candidato giusto. Tondo, domenica sul Messaggero Veneto si era lanciato verso la candidatura di una donna per contrastare il sindaco Honsell e riconquistare Udine che potrebbe essere decisiva anche per le sorti regionali visto l’alto numero di voti in ballo. Il nome più gettonato negli scorsi mesi è stato quello del rettore Crisitiana Compagno, tirata per la giacchetta da tutte le parti, ma che non sembra intenzionata a scendere nella agone politico, e che alcune settimane fa aveva liquidato le voci su di lei come “chiacchiericcio”. Il secondo nome era quello di Cristina Nonino ascesa agli onori della ribalta politica dopo una lettera al Corriere della Sera in cui contestava la gestione allegra della macchina pubblica regionale. Quindi domenica, dopo la lettrua dell’intervista a Tondo c’è chi ha pensato a lei. Ieri però l’Ansa regionale ha riportato una nota secondo la quale ‘‘Ho in mente una donna, ma il nome non lo dico per non bruciarla”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione, Renzo Tondo, a proposito del candidato di centrodestra alle prossime elezioni comunali di Udine. Parlando a margine della riunione del Consiglio delle Autonomie Locali sull’ipotesi di un coinvolgimento dell’imprenditrice Antonella Nonino, Tondo ha sottolineato di sapere ”benissimo che lei non era disponibile”. Ha quindi ribadito di avere in mente ”qualche altra donna valida, ma non posso dire il nome altrimenti rischierei di bruciare la candidatura”. Insomma si è passati da Cristina (chesi è ufficialmente tirata indietro dalle colonne del messaggero di oggi), moglie fra l’altro di Antonio Maria Bardelli, ad Antonella Nonino sposata con l’architetto Cendali. C’è chi giura che però il nome sia un terzo. Una donna già sulla ribalta pubblica. A meno che non sia tutto fumo negli occhi per allontanare l’attenzione dall’empasse in cui si trova il PDL nel tentativo di cercare un oppositore serio al sindaco uscente
FURIO CAVALLO BUONO PER TUTTE LE CORSE
Ma siamo così sicuri che Honsell sarà nuovamente candidato a sindaco di Udine? Il centrosinistra è alla ricerca di un candidato che possa contendere a Tondo lo scettro di presidente e dato per scontato che la Serracchiani andrà a Roma, troppo importante perchè il partito democratico rinunci a una forza, anche elettoralmente, così vitale, in lizza rimangono Honsell e Bolzonello. L’ex sindaco di Pordenone è espressione del Partito Democratico e dovrà superare Maran e Moretton ma secondo il famoso sondaggio è avanti a entrambi in popolarità. Una volta che il PD avrà espresso il suo candidato si dovrebbe procedere a primarie di coalizione. A quel punto potrebbe saltare fuori Honsell. Difficile si faccia identificare in un partito ma potrebbe candidarsi come indipendente e avrebbe molto probabilmente l’appoggio di Rifondazione e dell’Italia dei Valori. Sarebbe una sfida molto insidiosa per il Partito Democratico. Se invece dovesse verificarsi lo scenario previsto da Saro la Serracchiani potrebbe anche scegliere di restare in regione per sostenere il Partito Debocratico