14 dicembre 2012 – da leonarduzzi.eu – Boccia la norma sul terzo mandato dei sindaci,
caldeggia la soluzione, più democratica, di superare l’inghippo dell’incandidabilità, spazia da Berlusconi a Tondo. Rivendica una parte decisiva sull’incardinamento del provvedimento relativo alla riduzione dei consiglieri regionali in parlamento, accusa il PD del suo amico Moretton, di aver strumentalizzato e corroborato l’ispezione romana sui lavori per la terza corsia, difesa senza appello per il lavoro del commissario Riccardi. Fortissima critica per il senatore Saro. Gottardo anticipa che il senatore di Martignacco non sarà più candidato con Alfano o con Berlusconi. Infine, l’obiettivo si concentra su Udine e sulla nomina del nuovo coordinatore comunale del PDL dopo le dimissioni di Blasoni. La risposta è chiara. Ioan potrà fare il coordinatore comunale del PDL (o di quel che rimane…) ad un patto: che si impegni a non candidarsi a sindaco di Udine. Grazie, arrivederci.
Off line, la chiaccherata prosegue, Gottardo svela i retroscena sulle candidature per le imminenti politiche, coinvolti molti friulani che fremono. IL porcellum richiede una buona conoscenza di Palazzo Grazioli e villa Germetto.