Aperto ufficialmente il Campo delle milizie, preso il via l’edizione 2022 della Rievocazione storica A.D. 1615. Palma alle Armi. Quello di Palmanova sarà un fine settimana per rivive la storia rinascimentale della Fortezza. Oggi e domani, le grandi battaglie in campo aperto, l’accampamento delle milizie, osterie e mercato storico, musica e danze, laboratori, didattica, arti e mestieri antichi.
È la rievocazione storica italiana con il più alto numero di partecipanti in abito storico, oltre ad attestarsi, in Europa, come l’evento ricostruttivo secentesco più partecipato. A.D. 1615 Palma alle Armi raduna a Palmanova oltre 1.100 rievocatori, 60 gruppi storici provenienti da 15 paesi europei, dall’Inghilterra a Slovacchia, dalla Spagna all’Ungheria, con abiti e corredi fedelmente ricostruiti.
Sabato la prima grande battaglia in campo aperto alle 17.30. Domenica la seconda alle 16. Due sconti durante i quali veneziani e austriaci si sfideranno a colpi di cannoni e moschetti, picche e spade. Nella spianata fuori Porta Cividale, i rievocatori faranno rivivere l’inizio della guerra degli Uscocchi 1615-1617, combattuta tra la Repubblica di Venezia e la casa d’Austria.
Poi l’area dell’accampamento delle milizie e dei popolani ricostruito su Bastione Garzoni. Dalle 9.30 alle 20 di sabato e domenica, la vita militare e civile tra le oltre 300 tende fedelmente ricostruite, la preparazione delle truppe ma anche il lavoro degli artigiani, all’opera anche nella cucina secentesca, balli e musiche dell’epoca. Nella Polveriera Garzoni, l’ Emporium Athestinum, con la bottega del mastro cartaio da fogli di carta dagli stracci e la bottega del tipografo, con la stampa a caratteri mobili di Gutemberg.
In Piazza Grande le grandi parate militari, l’innalzamento del Gonfalone con il leone di Venezia dinnanzi al Provveditore Generale, la sfilata dei generali e delle truppe, la messa in abito storico, i giochi dell’epoca, sbandieratori e tamburi, il banchetto dei nobili a cui partecipa il Provveditore Generale, il Provveditore alle Armi, gli esponenti dell’esercito e delle famiglie nobili cittadine.