E’ mancato don Pierluigi Di Piazza. Martedì 17 maggio i funerali

E’ mancato don Pierluigi Di Piazza. Martedì 17 maggio i funerali

E’ mancato don Pierluigi Di Piazza.

Importante testimone del messaggio evangelico anche nella società civile, fondatore del Centro “E. Balducci”

Si è spento don Pierluigi di Piazza, fondatore del Centro di accoglienza e promozione culturale Ernesto Balducci con sede a Zugliano di Pozzuolo del Friuli. Presidente del Centro e parroco di Zugliano, è stato una personalità di riferimento per il suo impegno nel realizzare l’idea di una Chiesa povera e coerente con il Vangelo.

Alla base della sua chiara scelta di servizio alla comunità, stanno: il vangelo, l’accoglienza e l’eucarestia. Una esperienza impastata di storia e di fede.

Testimone di cultura della non violenza, della pace, della solidarietà e dell’impegno civile che praticava avendo sempre come riferimento Padre E. Balducci, don Milani e il Vescovo Romero.

Come uomo di fede e profondamente impegnato, ha sempre dimostrato una grande apertura all’ecumenismo e al dialogo fra le religioni, percorrendo costantemente ideali di giustizia e di salvaguardia del pianeta in sintonia con Papa Francesco.

Si distingueva anche per le sue posizioni sui principali temi di attualità che ha sempre trattato con grande spessore e rigore intellettuale: “Mi sento laico, umile credente sempre in ricerca – ha detto di sé stesso – prete per un servizio disponibile, disinteressato, gratuito nella comunità cristiana e nella società”.

All’interno della Diocesi friulana è stato un prete progressista e molto attento alle dinamiche ecclesiali, sviluppando scelte evangeliche per una Chiesa “fuori dal tempio”.

Era malato da alcuni mesi e ha lasciato un grande vuoto nella comunità friulana, tra le centinaia di volontari del Centro e fra quanti lo hanno conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero.


Nato a Tualis di Comeglians (UD) il 20 novembre 1947, si è sempre sentito molto legato alle sue origini carniche. Era prete dal 1957, laureatosi in Teologia nel 1994 all’Università San Tommaso d’Aquino di Roma ha insegnato nelle scuole per 30 anni.

Nel 1989 ha fondato il Centro di accoglienza e di promozione culturale Ernesto Balducci, esempio di quella che è un’accoglienza concreta e costruttiva di dignità umana e di integrazione. In questi decenni ha accolto un migliaio di profughi e migranti da oltre 50 Paesi del mondo, accompagnati tutti in un percorso di integrazione completa nella società italiana.  Fra gli attuali cinquanta ospiti del Centro, anche profughi dall’Ucraina, una famiglia siriana e una famiglia afgana arrivata nei giorni scorsi.

Convinto che la cultura sia alla base del cambiamento e dell’apertura verso gli altri, ha fatto del Centro Balducci anche un importante riferimento di promozione culturale ove, in questi anni, si sono confrontati importanti testimoni del nostro tempo tra questi il Dalai Lama e il Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel. Di casa il teologo Vito Mancuso, il filosofo Massimo Cacciari e don Luigi Ciotti a cui era legato da amicizia fraterna. Ma anche tanti altri importanti esponenti della cultura, del giornalismo, della magistratura, dell’economia, del sindacato e della politica.

Sul sito del Centro si legge: “siamo in cammino con persone immigrate, profughe, rifugiate politiche che, vivendo con noi, ci fanno sentire insieme alle Tribù della terra e ci stimolano continuamente ad aprirci al mondo, a riflettere, a proporre incontri, ad allargare e a rafforzare la rete della conoscenza, della reciprocità, delle collaborazioni”.

Giornalista pubblicista, ha collaborato sino all’ultimo con diversi giornali e riviste. Al 2012 risale uno dei suoi libri più noti, Io credo. Dialogo tra un’atea e un prete, scritto insieme all’astronoma Margherita Hack e curato da Marinella Chirico (Nuovadimensione). 

Fra le altre opere Fuori dal tempio, La Chiesa al servizio dell’umanità (Laterza 2011), Compagni di strada, In cammino nella chiesa della speranza (Laterza, 2014); Il mio nemico è l’indifferenza. Essere cristiani nel tempo del grande esodo (Laterza 2016); Vivere e Morire con dignità (con Beppino Englaro, Giulia Facchini Martini e Vito Di Piazza, Nuova Dimensione 2016); Non girarti dall’altra parte. Le Sfide dell’Accoglienza (Nuova Dimensione 2019). 

Dal 2004 era membro onorario della Commissione Interecclesiale Justizia y Paz di Bogotà e nel 2006 ha ricevuto dall’Università di Udine una laurea honoris causa in Economia della solidarietà.

“Con costanza e rigore – scrivono commossi i rappresentanti della Comunità nel loro ultimo saluto a don Pierluigi –  hai costruito percorsi di pace, di giustizia e solidarietà, li hai condivisi con tante persone, hai fatto crescere il Centro Balducci da un’intuizione nel lontano 1989 a una realtà conosciuta e apprezzata oggi in tutto il mondo”. 

La camera ardente sarà aperta presso la sala Petris del Centro Balducci

lunedì 16 maggio dalle ore 7.00 alle ore 19.00

martedì 17 maggio dalle ore 7.00 alle ore 12.00

mercoledì 18 maggio dalle ore 7.00 alle ore 12.00

La veglia di preghiera si svolgerà in sala Petris presso il Centro Balducci

lunedì 16 maggio  alle ore 20.00

Le esequie si svolgeranno presso la sala Petris del Centro Balducci

martedì 17 maggio alle ore 16.00

Per chi non riuscirà ad accedere alla sala Petris, sarà possibile seguire la funzione dall’esterno e, a distanza, tramite il canale YouTube del Centro Balducci

La celebrazione delle esequie e seguente sepoltura si terrà presso la Chiesa parrocchiale di Tualis (Comeglians)

mercoledì 18 maggio alle ore 16.00