E’ nata la Ceghedaccio Symphony Orchestra FVG

E’ nata la Ceghedaccio Symphony Orchestra FVG

Impresa ardua, ma allo stesso tempo imperdibile. Ardua perché far restare il pubblico seduto sulle poltrone di un teatro, anziché scatenarsi al ritmo delle più famose hit anni ’70 e 80′, sarà davvero difficile. Imperdibile perché rappresenta un appuntamento che non si faranno di certo sfuggire i tantissimi appassionati di un genere musicale intramontabile e che, tutt’oggi, fa cantare e ballare generazioni di tutte le età.

Venerdì 7 dicembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine alle 20.45 debutta, per la prima volta in assoluto, la Ceghedaccio Symphony Orchestra Fvg, un progetto ambizioso quanto unico nel suo genere in Italia, fortemente voluto da Renato e Carlo Pontoni, anime e cuori pulsanti della Pregi, che con le serate Ceghedaccio sono sempre riusciti a richiamare migliaia di persone pronte a scatenarsi sulle note disco di un genere musicale intramontabile e intergenerazionale.

Ed è proprio per festeggiare il felice traguardo dei 25 anni di storia del Ceghedaccio che Renato e Carlo Pontoni sono riusciti a trovare dei validi collaboratori per realizzare un progetto «senz’altro ambizioso – spiega lo stesso Renato –, ma che non ha pari nel resto d’Italia, se non per seerate occasionali. Ci stiamo lavorando dall’inizio dell’anno – continua – perché ogni canzone va riarrangiata e rielaborata e ora, dopo mesi di lavoro, finalmente il progetto Let the music play – Ceghdaccio Symphony Orchestra Fvg è pronto per emozionare il pubblico presente».

Sul palco saliranno una trentina di elementi tra cantanti, alcuni con alle spalle collaborazioni importanti con artisti di fama internazionale, e orchestrali, anche qui di livello nazionale, tutti provenienti dalla regione. Alla direzione artistica dell’intero progetto sarà il Maestro Denis Feletto, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra. Sua, tanto per fare un esempio, la direzione d’orchestra e artistica di Tony Hadley, ex Spandau Ballet, nel tour “That’s life”. A guidare la sezione d’archi, che da sola conta 16 elementi, sarà invece Domenico Mason, Maestro alla prestigiosa Accademia d’archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento (Pordenone). A curare la supervisione degli arrangiamenti, invece, si sta occupando il Maestro Valter Sivilotti, pianista, compositore e direttore d’orchestra tra i più acclamati della sua generazione con alle spalle moltissimi lavori di scrittura e arrangiamento per i più noti artisti provenienti dal mondo della canzone d’autore. Coinvolto nell’iniziativa anche il “sound engineer”, ingegnere del suono, come ama definirsi lui stesso, Stefano Amerio, che con la sua “Artesuono” di Cavalicco (Udine) ha allestito lo studio di incisione più frequentato dai musicisti nazionali e non solo.

Il 7 dicembre, si diceva, la data zero al “Nuovo” di Udine (biglietti prenotabili a partire dal 5 ottobre online su vivatiket o direttamente alla biglietteria del Giovanni da Udine). Un debutto che vuole essere al tempo stesso un omaggio per festeggiare insieme i 25 anni del Ceghedaccio, ma anche un regalo a una città, il capoluogo friulano, che ha visto nascere e crescere in questi anni un progetto che ha tutta la realizzabile ambizione di essere esportato non solo negli altri principali teatri della regione, ma anche in tutta Italia, visto che al momento non esistono orchestre strutturate e stabili che eseguano esclusivamente questo genere musicale.

«Ci stavamo pensando da anni – spiega ancora Renato Pontoni – e ora possiamo dire che il progetto è fatto. Portare questo genere di musica in un teatro eleva culturalmente l’opinione comune che le persone hanno di questo genere musicale, perché sono certo riuscirà a portare nelle sale teatrali non solo quella vastissima platea che già ama e balla sulle note disco anni ’70 e’80, ma anche quel pubblico che non andrebbe più a ballare in una discoteca pur desiderando ancora immergersi nei coinvolgenti sound di hit intramontabili e transgenerazionali. Grazie ai tanti partner che hanno sposato l’iniziativa e che ringrazio di cuore, e grazie alle preziosissime collaborazioni con i più grandi Maestri siamo riusciti a trovare la quadra. Credo – conclude con un pizzico di orgoglio – che per la data zero del 7 dicembre ci sarà una vera e propria corsa ad accaparrarsi il biglietto, visti anche i prezzi popolari che vanno dai 13 ai 30 euro».

Entusiasta anche il direttore artistico Denis Feletto. «All’indomani del concerto con Tony Hadley in piazza Libertà a Udine a settembre del 2016 – racconta –, Renato mi contattò per parlarmi di un progetto singolare, portare a teatro, con l’orchestra, i brani che hanno fatto ballare una generazione. Quel repertorio degli anni ’70 e ’80, che ridurre sotto l’etichetta “dance” sarebbe riduttivo, quelle hit, che da 25 anni fanno del Ceghedaccio un evento imperdibile nel territorio. L’idea che poteva sembrare ambiziosa, forse un po’ azzardata, nel tempo ha poi preso forma e ora siamo nel pieno della produzione di un evento eccezionale, unico nel suo genere. La formazione orchestrale, composta dalle eccellenze del territorio regionale – prosegue Feletto – , è di altissimo livello tecnico e non vediamo l’ora di salire sul palco. Stiamo lavorando tantissimo, con un team eccezionale, per un risultato di qualità, ma soprattutto per portare alla gente un’emozione da ricordare nel tempo».

Nell’attesa di poter assistere a questo vero e proprio evento, sono già caldi i motori per il prossimo appuntamento di una nuova serata del Ceghedaccio “Classic”, in programma, come ormai tradizione al padiglione 6 dell’Ente Fiera di Udine, venerdì 19 ottobre con inizio alle ore 20. Una data che già si preannuncia calda viste le sorprese in serbo per il 25° compleanno e dedicate alle migliaia di appassionati che ogni volta accorrono per ballare sotto la grande sfera specchiata, o mirror ball dir si voglia, che illumina con le sue luci stroboscopiche la gremita platea di appassionati della musica dance anni ’70 ’80 e’ 90.

Ma torniamo a “Let the music play – Ceghedaccio Symphony Orchestra”. Il progetto, che ha ottenuto la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Udine (che ha inserito la serata all’interno del ricco cartellone di iniziative promosse dall’amministrazione per il “Dicembre a Udine”), nasce dall’idea di far conoscere il genere musicale “disco”, nato dal Funk, Soul, musica latina e non solo, esploso grazie al film “Satuday night fever” e diventato poi un fenomeno mondiale. E saranno proprio i brani più conosciuti resi celebri da artisti del calibro di Donna Summer, Eart Wind & Fire, Chic, Gloria Gaynor, Bee Gees, ABBA, solo per citarne alcuni, a risuonare in teatro in un modo del tutto inedito e coinvolgente. Ad eseguirli, come si diceva, un’orchestra rigorosamente regionale composta da una trentina di musicisti tra voci e orchestrali, di cui 13 archi, 4 legni, 4 ottoni, percussioni e sezione ritmica, e un allestimento scenico di tutto rispetto.

Come già ricordato, l’intera sezione di archi è “capitanata”dal Maestro Domenico Mason. «L’Accademia Arrigoni, di formazione e indole classica – spiega –, non ha mai disdegnato incursioni in ambiti meno accademici, ma dal coefficiente artistico ed emozionale di altrettanta rilevanza. Quando Denis e poi Renato mi hanno contattato – prosegue Mason –, per rinnovare l’emozione provata con Tony Hadley, ex cantante di una delle band cult degli anni ’80, proponendomi di inoltrarci a piè pari in quell’atmosfera di festa e divertimento che è stata di fatto la disco dance anni ’70 e ’80, non ho avuto un attimo di esitazione. Chi ha vissuto quegli anni e quella musica non può restare indifferente, mentre chi per questioni anagrafiche non le ha vissute, sarà immediatamente catapultato in quel clima contagioso e trascinante.»

Dopo il debutto a Udine, sono già in corso i contatti per far proseguire il tour della Ceghedaccio Symphony Orchestra Fvg negli altri capoluoghi della regione (si parla già di una seconda data a Trieste) e, successivamente, in altri teatri non solo del Friuli Venezia Giulia, ma dell’intera penisola (in via di definizione una data a Milano), per uno spettacolo totalmente “made in Fvg”.