Di solito quando si parla di stelle cadenti si fa riferimento al periodo di San Lorenzo in agosto quando lo sciame delle perseidi solca nel cielo sopra di noi uno spettacolo di meteore e scie luminose. Non tutti sanno però che un evento analogo accade proprio in questo periodo di ottobre. A lasciare le scie sono questa volte le draconidi. Le Draconidi, note anche come Giacobinidi, sono uno sciame meteorico imparentato con la cometa periodica Giacobini-Zinner con radiante (ovvero il punto dal quale sembrano provenire tutte le scie) collocato nella testa della costellazione del Drago.
L’evento si ripete con differente intensità durante i primi di ottobre, nelle notti tra l’8 ed il 10 ottobre. Il periodo migliore per l’osservazione è costituito dalle ore serali, al contrario della maggioranza degli altri sciami: la loro velocità è tra le più basse conosciute.
Nel 1933 e nel 1946 sono state osservate piogge di migliaia di meteore l’ora. Una notevole intensità è stata rilevata inoltre negli anni 1985 e 1998.
Il perielio ed il nodo discendente (uno dei due punti nei quali l’orbita della cometa interseca il piano dell’eclittica) dell’orbita della cometa Giacobini-Zinner rimangono prossimi all’orbita della Terra. Di conseguenza, il nostro pianeta si trova ad incontrare ogni anno parte della nube di materiale emesso dalla cometa in prossimità del suo perielio. La densità meteorica maggiore dovrebbe assumere il suo valore massimo in corrispondenza del nodo, ovvero quando la Terra attraversa una regione di spazio assai prossima a quella attraversata dalla cometa. In particolare le densità meteoriche maggiori sono state rilevate quando la Terra seguiva da vicino la cometa. Quando ciò non accade, la nube di materiale ha tempo di diradarsi o spostarsi ed il fenomeno può apparire diminuito in intensità. Inoltre, le pertubazioni gravitazionali di Giove causano, all’incirca ogni due rivoluzioni della cometa intorno a Sole (quindi circa ogni dodici anni), variazioni nell’orbita cometaria, che avvicinando o allontanando il percorso della cometa dalla Terra, co-determinano l’intensità delle Draconidi osservate.
Stando a quanto dicono gli sicenziati questo sarà un anno particolarmente favorevole alla presenza delle meteore che sono previste in numero rilevantissimo: condizioni sine qua non saranno il bel tempo. A sfavore gioca anche la luna che limiterà la viisbilità solo alle stele cadenti più luminose. La direzione in cui guardare è quella del nord: il Draco, la costellaizone da cui prendono il nome le stelle cadenti è subito sotto l’orsa minore che comprende fra i suoi astri la stella polare