“Nel ricordare una delle pagine più tragiche della Resistenza e della storia della nostra Regione, l’eccidio di Purzus, non si può non fare una distinzione netta tra chi combatteva per la libertà e chi anche per l’instaurazione di un regime comunista di ispirazione jugoslava in Italia”. Così il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, intervenuto alle celebrazione in memoria del diciassette partigiani della Brigata Osoppo massacrati dai partigiani comunisti della Gap.
“Partigiani cattolici, liberali e socialisti, – prosegue Fontanini – mossi da sincero patriottismo e da amore per la libertà e per la democrazia, furono eliminati in maniera fredda e calcolata dai partigiani gappisti nell’ottica di un più ampio disegno politico e ideologico, fortunatamente risultato sconfitto, ma non senza il gravissimo sacrificio di queste giovani vite umane”.
“Ma i fatti di Purzus non ci parlano solo del cieco odio fratricida che ha posto partigiani contro altri partigiani ma anche della vittoria della libertà per come noi oggi la conosciamo e della democrazia liberale che ci ha permesso di non finire dell’orbita dei regimi esistenti al di là della cortina di ferro”.”Ricordare significa fare finalmente pace con i fatti, anche e soprattutto se questi possono essere scomodi. A distanza di oltre settant’anni questi morti meritano una giustizia che è fatta anche di verità storica”, conclude il sindaco di Udine.