“Mi assumo l’impegno a trasferire questa richiesta ai vertici dei due Istituti di credito per sollecitarne una maggior presenza territoriale e per la costituzione del Tavolo” ha affermato Serracchiani che ha ricordato, in particolare per la Popolare di Vicenza, il passaggio fondamentale dell’assemblea prevista entro aprile ovvero la trasformazione in Società per Azioni, punto indispensabile previsto dalla normativa, a cui seguiranno la quotazione in borsa e l’aumento di capitale.
La richiesta di sostenere le Associazioni dei Consumatori, nella creazione di un Tavolo di conciliazione con Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca fissando un incontro congiunto con i rispettivi vertici, al fine di esaminare caso per caso ogni posizione, è stata espressa, alla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, oggi nella sede della Regione a Udine, da Federconsumatori FVG, Adiconsum FVG, Lega Consumatori FVG e Cittadinanza attiva FVG.
Durante l’incontro è stata rilevata, inoltre, la necessità per l’intero sistema bancario, di farsi carico di una migliore e maggior informazione.
È stata Barbara Puschiasis, presidente Federconsumatori Friuli Venezia Giulia, a precisare i numeri del fenomeno, che vede in regione circa 12.000 azionisti di Banca Popolare di Vicenza e 8.000 di Veneto Banca. Puschiasis ha inoltre delineato le tre casistiche in cui si possono suddividere i risparmiatori traditi: quelli che hanno investito tutto, o quasi, il loro patrimonio in azioni della banca, cittadini che si sono trovati costretti in una fase della loro vita a dover chiedere credito e la banca li ha invitati a diventare soci per ottenere condizioni di maggior favore, infine, clienti della banca che sono stati invitati ad acquistare in costanza degli ultimi due aumenti di capitale azioni sulla scorta di un’apertura di un fido di conto corrente con tagli da 50.000 a 2 milioni di euro e nell’acquisto per pari importo di azioni e obbligazioni convertibili.
È stato inoltre sottolineato come la messa in sicurezza degli Istituti di credito e la continuità della loro attività possa garantire una speranza per questi risparmiatori. Attesa che, secondo Puschiasis, non può essere infinita considerando che molte di queste persone si trovano ad affrontare, a causa della perdita di liquidità, situazioni psicofisiche, economiche e patrimoniali gravissime che poi ricadono sul benessere dell’intera comunità.
Anche da queste considerazioni, è sorta, come è stato illustrato, l’esigenza di richiedere il sostegno istituzionale.