Sesto al Reghena, 7 ott – Un patto tra enti locali e sindacati
per far giungere al Governo una voce forte affinchè non si usino
pesi diversi nella distribuzione delle risorse necessarie a far
ripartire il Paese.
È stato questo uno dei messaggi lanciati oggi dal governatore
della Regione Massimiliano Fedriga nel corso del suo intervento
in videoconferenza al convegno “Evoluzioni, cambiare per il
futuro”, organizzato dalla Cisl del Friuli Venezia Giulia e
svoltosi a Sesto al Reghena.
Alla presenza del segretario generale aggiunto della Cisl Luigi
Sbarra, del segretario generale Cisl Fvg Alberto Monticco e del
presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti,
Fedriga si è soffermato sulla necessità di compiere decisioni
oculate sull’utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Europa
per sostenere l’economia nazionale ma anche sulle linee guida
lungo le quali si sta muovendo la Regione per rilanciare il
territorio nel post pandemia.
“Anche i sindacati – ha detto Fedriga – devono far presente al
Governo che non si possono dare risposte diverse in un momento di
crisi economica che ha coinvolto tutto il Paese e che ha colpito
in particolar modo le aree in cui, in epoca pre-Covid, si
sviluppava il maggior volume di Pil. Se questo messaggio non
dovesse giungere a destinazione, si affosserebbe il Nord e non si
aiuterebbe il Mezzogiorno. Per questo serve la stipula di un
patto forte tra Regioni, Comuni, imprese e sindacati, allo scopo
di far arrivare una voce unitaria a chi dovrà decidere l’utilizzo
dei fondi messi a disposizione dall’Europa”.
Il governatore ha poi posto l’accento sulla necessità di una
maggiore concertazione nella definizione dei progetti che possano
localmente rilanciare l’economia anche con le risorse messe a
disposizione con il Recovery fund. “In occasione delle riunioni
della conferenza delle Regioni – ha detto Fedriga – abbiamo posto
più volte l’accento sulla necessità di un maggiore dialogo tra lo
Stato, gli enti locali e le imprese nella redazione dei singoli
programmi territoriali, evitando iniziative estemporanee che non
raggiungono gli obiettivi prefissati”.
Per quanto riguarda poi gli investimenti nella sanità, mutuando
quanto il Friuli Venezia Giulia ha già messo in atto con la
gestione dell’emergenza Vaia, il governatore ha lanciato una
proposta. “Il commissario nazionale – ha detto Fedriga -, che in
questo momento coordina la sanità del Paese nella gestione del
Covid, ha valutato positivamente il piano sanitario messo in atto
dalla nostra Regione per far fronte alla pandemia. Ho chiesto
pertanto di ricoprire il ruolo di commissario delegato per il
Friuli Venezia Giulia, con i limiti molto stringenti posti dal
commissario nazionale, per avere autonomia operativa, al fine di
dare risposte veloci ed efficienti con le quali affrontare questa
nuova fase dell’emergenza sanitaria ancora in atto, così come già
stiamo facendo nella gestione degli interventi per il ripristino
del territorio post uragano Vaia”.
ARC/AL/ma
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