Economia: in FVG il 12% è  povero

Economia: in FVG il 12% è povero

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La media della povertà relativa in Fvg è del 12%, un dato inferiore alla media italiana (18,2%) ma superiore a quello del Nord Est (9,6%) e del Nord Ovest (11,1%). Stesso trend per quel che riguarda la fotografia della deprivazione materiale: il 4% in Fvg si confronta con il 5,8% del resto del paese, il 3,3% del nord Est e il 3,5% del Nord Ovest.
Sono i numeri di un’indagine della Fondazione Brodolini (campione di 2mila famiglie Fvg), illustrata dalla consigliera regionale Silvana Cremaschi, emersi nella sala di Palazzo Contarini in via Manin a Udine al congegno “Le nuove povertà, il ruolo della Regione e delle associazioni”, promosso dal Capla Fvg, il coordinamento delle associazioni di categoria dei pensionati, in rappresentanza di circa 80mila persone in regione.
«Il dato di coloro che, pur lavorando, hanno un reddito equivalente netto che li pone al di sotto della soglia di povertà – ha spiegato Cremaschi – raggiunge un picco nel 2008, anno in cui i valori si posizionano leggermente al di sopra della media italiana, per poi mantenersi in linea con essa». Più in generale in Fvg la povertà ha un aspetto dinamico: «Il 25,9% di chi è uscito da una situazione di povertà vi è ricaduto per almeno un anno nel biennio successivo».
«Una situazione di assoluta emergenza, in particolare per la popolazione dei pensionati», ha rilevato Guido De Michielis, segretario regionale del Capla Fvg invocando l’intervento della Regione. «Allocati 10 milioni di euro in Finanziaria – la risposta di Cremaschi – siamo al lavoro per una misura universale e non categoriale, cioè rivolta a tutti coloro che sono al di sotto della soglia di reddito (Isee) individuata in rapporto ad ampiezza della famiglia e al costo della vita a livello territoriale. Una misura integrata da misure di accompagnamento e integrazione sociale, individuate secondo le caratteristiche e i bisogni di ciascun membro della famiglia». Il paletto dovrà essere la «disponibilità al lavoro da parte del beneficiario».