Udine, 29 nov – “Il mio ringraziamento più grande va ai
lavoratori e agli imprenditori protagonisti della nostra
economia, che con la loro storia fanno grande il Friuli Venezia
Giulia. Se si parla bene di questa terra è anche grazie a loro”.
È quanto ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia,
Debora Serracchiani, nel suo intervento alla 64esima edizione
delle Premiazioni del lavoro e del progresso economico, evento
annuale organizzato dalla Camera di commercio di Udine che
assegna riconoscimenti a lavoratori, imprese, autorità e
personalità del mondo economico, istituzionale, culturale che si
sono distinte per la loro intraprendenza, umana e professionale,
anche al di fuori dei confini regionali.
Serracchiani ha voluto rivolgersi a imprese e lavoratori,
sottolineando l’importanza del cambiamento e della capacità di
affrontare “sfide nuove”. Quelle stesse sfide con cui la
presidente ha caratterizzato il suo mandato di governo,
impegnandosi a “superare una crisi profondissima” che in soli tre
anni ha portato il tasso di disoccupazione regionale dal 3,5 al
10 per cento, ha ricordato Serracchiani, rivendicando quanto
fatto dalla Giunta regionale per ridurre la perdita di posti di
lavoro.
Molti gli obiettivi che la presidente ritiene raggiunti e grazie
ai quali “guardiamo con più speranza a quello che verrà”.
“Oggi siamo una regione più raggiungibile” ha ricordato
Serracchiani, mettendo al primo posto le nuove infrastrutture: il
polo intermodale di Ronchi, dove il prossimo 19 marzo si fermerà
il primo treno ad alta velocità della regione, la
cantierizzazione della terza corsia, interamente finanziata, il
porto di Trieste e il punto franco internazionale, la piattaforma
agroalimentare di Udine, “che segnerà uno dei fattori di sviluppo
più importanti per questa regione”.
Serracchiani si è detta orgogliosa della conclusione
dell’elettrodotto Udine-Redipuglia, esempio “di quelle opere che
nessuno vorrebbe” ma che sono necessarie. Come necessarie sono,
per la presidente, la manifattura e l’industria pesante, a patto
che vi sia una crescita compatibile con l’ambiente. Ne è un
esempio la Ferriera di Servola, “unico caso in Italia dove il
risanamento ambientale va di pari passo con lo sviluppo
industriale e per la prima volta si prova a far convivere salute
e lavoro”.
Serracchiani ha toccato anche i temi della finanza, il ruolo di
Friulia nel rilanciare il tessuto imprenditoriale regionale e
quello delle società partecipate, la cui guida “è stata affidata
alla competenza”. Da qui, l’appello più forte della presidente al
mondo economico affinchè “la politica resti fuori dalla porta
delle società partecipate. Abbiamo bisogno di competenze al posto
giusto”.
“La nostra è una terra testarda, che vuole lavorare in silenzio e
trasferire ciò che ha fatto a quelli che verranno” ha rimarcato
ancora Serracchiani, ringraziando in particolare il presidente
della Camera di commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, per essere
un “interlocutore sempre presente” e i 4 destinatari delle Targhe
dell’eccellenza, riconosciute al Comune di Venzone per la
cultura, a Manlio Collavini per l’internazionalizzazione, a
Gianpietro Benedetti per l’economia e a Mauro Ferrari per la
scienza.
ARC/SS
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