Economia: Serracchiani, portualità e logistica per la crescita dell’export

Economia: Serracchiani, portualità e logistica per la crescita dell’export

porto tireste

Investimenti su portualità e logistica per incentivare l’export  e attrarre gli insediamenti sul territorio ma anche trasferimento tecnologico della ricerca nelle aziende per accrescere la competitività.

Sono stati questi alcuni dei temi che la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha affrontato oggi a Udine nel suo intervento al convegno L’export del Nord Est alla prova dei nuovi rischi globali, organizzato dalla Società Assicurazioni Credito Export / SACE S.p.A. e moderato dalla giornalista Ilaria Iacoviello.

“Il Friuli Venezia Giulia ha grandi potenzialità che stiamo cercando di sfruttare al meglio” ha affermato Serracchiani, citando in particolare la portualità regionale “dove ci sono straordinarie possibilità di sviluppo e dove è necessario fare sistema. Gli investimenti che stiamo attuando in questo ambito danno grandi prospettive” ha proseguito, ricordando gli accordi che il Porto di Trieste ha sottoscritto con Paesi “che vediamo con grande interesse quali ad esempio l’Iran”.

La presidente ha sottolineato inoltre il lavoro in essere sullo sviluppo ferroviario in partenza dai porti, informando che lunedì prossimo partirà dal Porto di Trieste il primo treno diretto all’Interporto di Novara “perché abbiamo l’ambizione di immaginare uno sviluppo non solo verso l’Est Europa, ma anche capace di intercettare il traffico che, pur arrivando da Est, si sposta verso Ovest e il Centro Europa”.

Ha ricordato poi i segnali di ripresa in regione: “i dati degli ultimi due trimestri in Friuli Venezia Giulia sono per la prima volta positivi in molti settori, tra questi l’edilizia e alcuni settori del manifatturiero” e la necessità di fare rete. “Non abbiamo bisogno di costruire altre infrastrutture – ha ribadito Serracchiani – ma di mettere insieme l’esistente, dove il collegamento fra porti e interporti è fondamentale anche per l’export  perché spesso a fronte di prodotti di qualità non riusciamo ad abbattere i costi dei trasporti e della logistica o spesso pensiamo di abbattere quei costi ma non sempre riusciamo a ottenere trasporti e logistica di qualità”.

La presidente ha quindi segnalato l’impegno per attrarre investimenti e insediamenti citando, fra le diverse azioni, l’abbattimento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) “che sarà più elevato per le imprese che investono in ricerca e sviluppo rispetto a quello previsto per le imprese che si insediano in Friuli Venezia Giulia e che già adottiamo”.

E sul tema della ricerca Serracchiani ha precisato come “in regione il sistema della ricerca sia straordinario e se vogliamo fare un salto di qualità, anche per contrastare i rischi globali, dobbiamo fare in modo che questa ricerca entri in azienda. L’impressione, fino ad ora, è che essa si fermi sulla soglia e non vi sia quel trasferimento tecnologico delle competenze che renderebbe le nostre imprese molto più competitive. Non è un lavoro semplice, ma credo ci sia consapevolezza di quanto questo aspetto conti per rendere competitivo il territorio”.

Le iniziative messe in campo e gli elementi di contesto quali la debolezza dell’euro e un costo del petrolio che non sembra risalire possono, per Serracchiani, dare una spinta importante all’economia ma va messo in conto che “all’interno di quei rischi globali c’è anche una parte di Europa che deve decidere da che parte stare. C’è una partita che non è solo esterna all’Unione Europea ma interna al sistema europeo”.