Edoardo De Angelis conduce un’intervista con Neri Marcore, che diventa, via via, un incontro musicale: due chitarre, una bottiglia di vino, spartiti e appunti sparsi sul tavolo, tra chiacchiere e canzoni, come due
buoni amici dopo cena.
Neri ed Edoardo hanno cantato insieme ormai in mille occasioni, e in tanti teatri, a partire dal palco gigantesco del Concertone del 1° maggio, a Roma, in Piazza San Giovanni, davanti a 500mila persone, fino a quelli, piu raccolti e magici, di piccoli teatri, fino alle produzioni speciali per Folkest (Le mie
canzoni altrui e Folkexpress) diventate special televisivi per Rai 1, con la regia di Claudia Brugnetta.
Il piu recente di questi incontri e avvenuto addirittura nel tempio della canzone d’autore, sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, per l’edizione 2018 del Premio Tenco. In questi divertenti incontri, chiamati
Due amici dopo cena (tra chiacchiere e canzoni) Edoardo induce l’amico Neri a parlare della sua vita, della carriera di attore tra cinema, tv, radio, pubblicita e musica, a raccontare avventure e storie passate ed episodi curiosi. Tra un racconto e l’altro, i due ricordano con amore, e molta benedetta improvvisazione, una collana di canzoni, dalle piu conosciute di Edoardo, a quelle dei cantautori piu amati da entrambi, tra i quali certamente De Andre, Tenco, Gaber, Endrigo, De Gregori, Dalla, Fossati.
La formula e inconsueta, e particolarmente gradita al pubblico. Non si tratta di un vero e proprio concerto, ma piuttosto di una riunione tra amici, perfetta per creare un legame ideale tra gli artisti sul palco e le
persone in sala, a fare da vibrante cornice. Lo conferma la consueta, esagerata richiesta di “bis”
Come nasce Due amici dopo cena, tra chiacchiere e canzoni
L’origine, decisamente fortunata, dello spettacolo, non e certo fortuita, ma nasce da solide basi di ispirazione. L’evento, infatti, non e costruzione artificiale di una invenzione teatrale, ma espressione naturale di una vera, profonda amicizia, nata e cresciuta spontaneamente, divenuta forte come la pianta di un bosco. Le radici di questa pianta sono identificabili in una iniziale scoperta di affinita, condivisione di valori, principi destinati a informare le quotidiane attivita della vita. A legare insieme, strettamente,
questo fascio di ragioni, e stata certo la passione per la professione e per la sua etica, l’amore per la musica, in particolare per quel tipo di canzone capace di indurre al pensiero, alla riflessione. Una canzone puo, e anzi deve, costituire un piccolo messaggio, e questo messaggio ha il dovere di portare un contributo di pensiero, una chiave di lettura, un’interpretazione della realta, un confronto. Una canzone, se vogliamo, puo essere definita una minuscola forma d’arte, e dobbiamo quindi riconoscerle la
possibilita di aprire un dialogo, di allargare l’orizzonte dei nostri sentimenti. E con questo spirito che Neri ed io ci ritroviamo su un palco, dietro a un sipario che sta per aprirsi, e ci guardiamo sorridenti,
con il piacere di sentire che ancora una volta il nostro incontro, la nostra capacita di dialogare, di interagire, potranno essere utili a chi ci ascolta, senza la pretesa di dare un insegnamento, ma con la certezza di realizzare una positiva condivisione
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