Electrolux: sindacati divisi, azienda rompe le trattative

Electrolux: sindacati divisi, azienda rompe le trattative

ELECTROLUX_19 maggio 2014 – L’Electrolux ha deciso, unilateralmente, di rompere le trattative con i sindacati e le Rsu in corso a Mestre (Venezia), per salvare i quattro stabilimenti italiani del colosso svedese. La decisione è stata presa dopo un’intera giornata di trattative in cui a fronte della disponibilità del Gruppo di trattare il mantenimento in Italia anziché in est Europa, delle quattro unità produttive è venuto meno un accordo congiunto da parte dei sindacati che partecipavano alla trattative.  Un confronto intenso ma nessuna voglia di ‘rompere’ anche se l’azienda ha scelto questa strada. Lo affermano i sindacati sulla vicenda Electrolux che si dicono possibilisti ad un ritorno alla trattativa dopo lo stop del colosso svedese da parte della Fiom-Cgil condizionato – lo dicono a mezza voce i responsabili a tutti i livelli degli altri sindacati di categoria – dovuto alle incertezze generate dal congresso della Cgil. Il prossimo passo, a bocce ferme, dopo che la Fiom ha rilanciato sul taglio degli stipendi negato e mai messo all’ordine del giorno dei lavori per il rilancio dei quattro stabilimenti italiani del gruppo svedese, sarà una richiesta urgente di incontro al Mise per risolvere la controversia. Intanto, non ufficializzate ma annunciate, sono assemblee e forse scioperi per gli stabilimenti del gruppo a Porcia, Solaro, Forlì e Susegana, stabilimenti a rischio taglio per delocalizzazione in est Europa. Si complica la vertenza per l’Electrolux, e a determinarlo, quasi paradossalmente, è la posizione della Fiom-Cgil che con i suoi rappresentanti oggi a Mestre – riferiscono anche fonti aziendali – si è mostrata disponibile al taglio di una serie di benefit che andrebbero ad incidere sui salari per 250 euro l’anno ad addetto. Proprio il tema stipendi era la voce esclusa a priori dalla trattativa, e per questo la Uilm ha chiesto il ‘rispetto delle regole’, mentre la Fim-Cisl, pur preoccupata, è più su una posizione d’attesa. Secondo i rappresentanti della Uilm “prima di cercare la giusta mediazione nei punti rimasti aperti”, legati per lo più alla maggiore efficienza degli stabilimenti di Susegana, Forlì Solaro e Porcia, “Electrolux deve confermare l’impegno assunto al Ministero del lavoro a non decurtare i salari”, fornendo invece, prosegue il sindacato, “chiarimenti sulle azioni tese a ridurre gli esuberi, fino ad ora solo enunciate”.