Emiliana Torrini
, giovane artista islandese che ha di recente pubblicato il quarto album “Tookah”, si è esibita ieri sera a Sesto Al Reghena (PN) nell’ambito della rassegna Sexto’Nplugged. Giunto alla sua nona edizione, Sexto ’Nplugged si conferma come uno degli appuntamenti estivi da non perdere per gli amanti della musica e della sperimentazione. Il festival, ambientato nell’ampio spazio centrale del complesso Abbaziale, vuole percorrere strade alternative, anche se non contrapposte, rispetto al luogo in cui si svolge.
Foto: Giandomenico Ricci
Definita dal New York Times “una cantautrice dalla forza delicata e dal misticismo tangibile”, Emiliana Torrini si è imposta all’attenzione di tutto il mondo nel 2008 con Me And Armini, disco che raggiunto la n.30 nella Billboard Top Chart.
Cantautrice ed artista islandese ma di origini italiane, nel 1995 Emiliana Torrini incide e registra, per il 50esimo compleanno del padre, una serie di cover in chiave blues jazz, brani che poi diventano un album, Crouçie D’Où Là, che vende oltre 15.000 copie in Islanda, restando al numero 1 per diversi mesi.
L’anno successivo esce Merman, disco che mette in luce la sensibilità dell’artista. Sempre più attratta dalla scena elettronica, nel 1999 esce Love In The Time Of Science: prodotto da Roland Orzabal dei Tears For Fears, il nuovo lavoro decreta Emiliana Torrini tra le nuove leve della scena trip-hop. L’album conquista i favori di critica e pubblico, permettendo all’artista islandese di intraprendere alcune fruttuose collaborazioni, tra cui quella con Kylie Minogue, per la quale scrive il brano Slow, che si guadagna una nomination ai 47° Grammy Awards.
Il 2005 è l’anno di Fisherman’s Woman, album dai toni pop che ottiene un successo trionfale agli Icelandic Music Awards. L’ennesimo cambio di direzione di Emiliana Torrini vede la luce nel 2008 con Me And Armini, definito dall’artista stessa come un disco di transizione, carico di un songwriting più facile e divertente. Me And Armini ottiene un clamoroso successo praticamente ovunque.
L’ultimo lavoro di studio risale allo scorso settembre: pubblicato da Rough Trade, Tookah “è l’essenza di ognuno di noi”, ed è a questa essenza che si ispira la nuova vena artistica della cantante islandese, mossa dal desiderio di fare un passo indietro per ritrovarsi, spogliando il più possibile i brani. “Tookah” è una parola inventata, alla quale mi sento legata in un modo molto profondo e gioioso. Esprime l’improvvisa gratitudine che provi quando senti che, senza fare nulla di particolare, tutto appare perfetto e in armonia per un momento. Alcuni chiamano questa sensazione “dio”, io la chiamo “Tookah”.