Tolmezzo, 8 set – Governance integrata e formazione come
elementi fondamentali per lo sviluppo di una comunità.
Sono questi, in sintesi, i concetti espressi dal vicepresidente
del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, e dall’assessore
regionale ad Autonomie Locali e Coordinamento riforme, Paolo
Panontin, nel corso dei rispettivi interventi al convegno
internazionale “Governance integrata e sviluppo locale. Un nuovo
ruolo degli enti locali nella pianificazione e programmazione
strategica per lo sviluppo locale”, promosso dall’associazione
italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
(Aiccre) del Fvg nell’ambito del programma Aiccre 2014-20
d’intesa con ComPa Fvg (centro di competenza della Pubblica
amministrazione), l’associazione nazionale Comuni italiani (Anci)
del Fvg, Ocse e Informest.
“La governance integrata è l’unica strada per lo sviluppo a patto
che ci sia una visione politica e amministratori formati”, ha
osservato Bolzonello, per il quale la superficialità di approccio
e la difficoltà di trovare sintesi nei territori sono elementi
che ostacolano l’attuazione di una governance integrata. Servono,
per il vicepresidente, la capacità di creare visioni e
traiettorie, dare risposte alle comunità così come non devono
mancare mai il dialogo e il confronto. “Questo – ha evidenziato –
ci permetterà di vedere il futuro con più fiducia e di ottenere
più credibilità nei confronti delle nostre comunità”.
Panontin ha trattato in particolare il tema dell’intesa per lo
sviluppo regionale e locale, spiegando la genesi della riforma
istituzionale.
“Ho cercato – ha spiegato l’assessore regionale al Coordinamento
riforme – di cogliere i migliori aspetti dalle esperienze
esistenti nazionali e internazionali sulla governance integrata,
individuando quali elementi di innovazioni era possibile
introdurre nel sistema”.
Un’impresa che non è stata semplice, secondo Panontin, che
nelliIntesa per lo sviluppo ha espresso fiducia perché “ci fa
respirare un’aria nuova in un momento storico in cui le risorse
non sono infinite come nel passato. Questo ci obbliga – ha
aggiunto – a declinare meglio l’azione politica ed a trovare
forme più integrate di sviluppo territoriale”.
“Aver indotto gli amministratori – ha proseguito – a fare una
pianificazione strategica di area vasta è la più grande scommessa
culturale per la crescita della Pubblica amministrazione locale
perché questo impone, in prima battuta, di fare sintesi fra gli
amministratori locali”.
Panontin ha ricordato come la prima intesa per lo sviluppo sia
stata una sperimentazione “ma rimane la base solida sulla quale
gli amministratori lavoreranno e che troverà declinazione nelle
risorse finanziarie triennali che verranno assegnate con la legge
di Stabilità”.
“Confido – ha aggiunto – che quest’operazione si incardinerà in
modo definitivo con la prossima legge di stabilità e che si potrà
allora misurare e valutare l’efficacia di questa azione politica”.
Il tema fondante, per Panontin, è stato quello di declinare le
risorse regionali e locali per non disperderle attraverso lo
strumento dell’intesa.
“La logica del finanziamento all’ente locale oggi è cambiata – ha
concluso – tanto che siamo chiamati a dare coerenze fra le
strategie di sviluppo locale e quelle regionali. Il punto di
incontro è l’intesa per lo sviluppo. La Regione sceglie di
destinare una quota parte delle proprie risorse di investimento a
favore di questa logica di sviluppo integrata. Sono convinto che,
in prospettiva, i risultati saranno importanti e a favore della
comunità”.
Bolzonello, così come Panontin, ha espresso soddisfazione per la
Summer School rivolta a giovani amministratori, il corso di
formazione concluso oggi che, secondo il vicepresidente, ha
mostrato la capacità di offrire un percorso diverso rispetto al
passato. “Oggi – ha detto il vicepresidente – è necessario
ritrovare un modello di formazione per i nostri e credo
l’esperienza vada riproposta sul territorio più volte durante
l’anno”.
Anche per Panontin “il corso di formazione per amministratori è
fondamentale e deve essere rafforzato e riproposto. I giovani
amministratori che hanno frequentato il corso potranno essere
veicolatori virali di buone pratiche nelle proprie
amministrazioni, creando un effetto moltiplicatore”.
ARC/LP/fc
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