San Pier d’Isonzo (GO), 11 agosto – L’assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin ha comunicato oggi alla Giunta del Friuli Venezia Giulia le Linee guida per l’attuazione della soppressione delle Province, prevista dalla modifica dello Statuto di autonomia approvata dal Parlamento.
A tal riguardo Panontin ha annunciato l’inizio di un confronto con le rappresentanze degli Enti locali, al fine di elaborare una legge regionale che avrà il compito di perfezionare il superamento delle Province in Friuli Venezia Giulia.
La legge costituzionale 1/2016, approvata in ultima lettura dalla Camera lo scorso 19 luglio prevede, fra l’altro, la soppressione delle Province e le conseguenti modifiche dell’assetto istituzionale, a partire dalla data che verrà stabilita da apposita legge regionale e, comunque, non prima della scadenza naturale del mandato dei rispettivi organi elettivi già in carica, caso che riguarda la sola Provincia di Udine.
Questa operazione seguirà al già previsto transito, dal 1° gennaio 2017, di una serie di funzioni provinciali ai Comuni e alla Regione, per il quale le Province stanno predisponendo dei Piani di subentro destinati a concludersi nei prossimi mesi. In questo contesto emerge quindi la necessità di delineare, oltre al percorso metodologico ispirato al dialogo, anche i contenuti essenziali del necessario disegno di legge da sottoporre al Consiglio regionale.
Uno degli aspetti più sensibili è quello relativo al trasferimento della proprietà dei beni immobili e delle partecipazioni societarie delle Province. La Regione intende dunque svolgere una fase di approfondimento diretto assieme alle Amministrazioni del territorio, anche per individuare eventuali situazioni particolari che richiedono attenzione supplementare.
Il confronto sarà avviato con il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), i quattro capoluoghi di provincia, le Unioni Territoriali Intercomunali (UTI), l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) del FVG e le rappresentanze sindacali per la parte riguardante il personale.
L’assessore Panontin ha anche proposto di attribuire ai commissari delle tre Province (Trieste, Pordenone e Gorizia) il compito della fase liquidatoria dei rispettivi Enti, oltre a quello della ricognizione e della assegnazione finale dei beni e dei rapporti giuridici.
In tale ambito, quindi, verrebbero individuate tre gestioni-stralcio, tecnicamente distinte ma tutte collocate sotto la regia della Regione. Ai commissari spetterebbe la predisposizione delle proposte dei Piani di liquidazione e di subentro da sottoporre a Regione e Comuni, contenenti le indicazioni per l’assegnazione dei beni e dei rapporti giuridici, con annessa la relativa tempistica.
Proprio all’interno di queste gestioni-stralcio opererebbero le ultime unità del personale provinciale, nel numero strettamente necessario a svolgere queste operazioni liquidatorie.
Per quel riguarda la Provincia di Udine, la previsione sarebbe quella di attuare la stessa operazione a partire dalla primavera del 2018.
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