La tradizione dei fuochi epifanici è particolarmente radicata in Friuli Venezia Giulia dove praticamente dappertutto, dalle montagne alla riva del mare ogni piccola comunità si riunisce intorno al grande fuoco per scacciare via l’inverno. Non perdetevi l’appuntamento con i pignarûl.
qui epifania 2013
5 GENNAIO
Forni di Sopra 18:30
– La befana cul firal Insolita discesa della befana, che si calerà dal campanile di Cella, per distribuire i suoi doni a tutti i bambini.
Dopo la S. Messa delle 18,00.
Paularo – Le femenate -Al calare della sera spettacolare rito del falò della Femenàte nelle frazioni del comune. II responso dell’annata è legato alla direzione delle faville. Rappresentazione epifanica nella frazione di Villamezzo con l’arrivo dei Re Magi. Programma: ore 11.00 Convegno “La Femenate” presso la sala polifunzionale “Mons. Primo Zuliani”; ore 14.00 apertura della mostra fotografica sulla Femenate e successivamente visita alle frazioni con bus navetta; ore 16.00 allestimento Femenate in Piazza Nascimbeni; ore 17.30 accompagnamento al punto di osservazione; ore 19.00 accensione Femenate in Piazza Nascimbeni; ore 20.00 festa nelle frazioni con serata danzante.
Camporosso ore 18:00 – Tradizionale fiaccolata con Musica, mercatini e gastronomia tipica
Coccau – ore 17:00 – Arrivo delle befane che porteranno piccoli doni ai bambini e si potranno piatti tipici, the e brulè
Buttrio ore 16:00 – Ritorna l’accensione del Pignarul a Buttrio presso la zona sportiva di Buttrio. Giochi per bambini, rievocazioni e bevande calde per tutti sin dalle ore 16.00 in collaborazione con l’Ass.ne Teatrotuttotondo.
L’accensione del Pignarul è prevista per le ore 18.00.
Caneva 20:30 – Panevin grant – La tradizione del falò epifanico è da molti secoli radicata in tutto il territorio friulano. Nella notte che precede l’Epifania, dopo il canto delle “antanie”, si trarranno i consueti auspici per il nuovo anno, interpretando la direzione del fumo e delle faville che s’innalzeranno dai “Panevin ” allestiti in tutto il territorio comunale. Questo falò, grazie al costante impegno di un buon gruppo di volenterosi che, da più di tre settimane sta lavorando incessantemente per accatastare gli oltre 120 rimorchi di legna, prevalentemente derivata dalla potatura dei vigneti, con i suoi 30 metri d’altezza, potrà essere considerato, ancora una volta, uno dei più grandi Panevin non solo della provincia di Pordenone, ma anche dell’intero Friuli. L’accensione sarà preceduta dalla cerimonia rituale che vedrà i bambini gettare sull’imponente pira le ceneri del “thòch de Nadàl” il ceppo natalizio che, dalla vigilia ha bruciato sul focolare di casa per dodici sere.
Clauzetto – Befana e lucciolata – La Pro Loco organizza il falò della Befana, con fiaccolata per le vie del paese e raccolta fondi per la “Via di Natale”. Mentre si brucia la Befana ci saranno Vin Brulè e altre bontà. La fiaccolata partirà da piazzetta S. Paolo verso le ore 19.30.
San Giorgio della Richinvelda – Dopo la benedizione dell’acqua e della frutta ha luogo l’accensione dei falò allestiti nelle singole frazioni. La serata termina con la tradizionale tombola ed è allietata dalla “pinsa” (dolce tradizionale) e “vin brulè”.
Persereano – Pavia di Udine – – ore 18.30 S.S. Messa
– ore 19.30 Aspettando la Befana pressa casa Di Lenardo con degustazioni e lotteria gastronomica.
Sauris – Il sedere della Belin -Manifestazione suggestiva ispirata al magico mondo delle superstizioni e della fantasia, in particolare legata in questo caso al personaggio della “Bélin”, una vecchia donna che costringeva i saurani a baciarle il sedere per poter oltrepassare il confine della località e uscire dal proprio paese. Oggi il rito viene riproposto in una chiave ironica, e a pagare il pegno il particolare pedaggio saranno i turisti, al fine di ottenere il diritto di passaggio e permanenza a Sauris. il tutto allietato dal suono delle fisarmoniche.
Partenza da uno stavolo sopra l’abitato di Lateis, discesa delle befane con le fiaccole fino al paese e incontro con la vecchia. Tradizionale falò e distribuzione vin broulè.
Grado – ore 17 – arrivo delle Varvuole – 17.00 Arrivo delle Varvuole dal mare – sfilata fino a Piazza B. Marin accompagnata dal ritmo dei tamburi della Banda Civica “Città di Grado” e spettacolo delle Varvuole in PalaGrado
20.30 Esibizione Coro Gospel FVG – PalaGrado
Pertegada – 19:15 – La Foghera di Pertegada è particolarmente suggestiva. Su una piattaforma galleggiante posta al centro del fiume Tagliamento viene allestita una pira di circa 22 metri che verrà poi accesa dal fuoco delle canoe dopo una breve ed affascinante fiaccolata sul fiume. Il fiume verrà poi illuminato da uno spettacolo pirotecnico sull’acqua e a ritmo di musica la befana giungerà con una piccola imbarcazione per consegnare ai bimbi presenti la tradizionale “calzetta”.
Per riscaldare i presenti non mancheranno bevande calde e il vin brulè da accompagnare al dolce tipico di questa festa, la “pinsa”
Ore 19:15 – Santa Messa presso la Chiesa di Pertegada
Ore 20:10 – Inizio spettacolo
Ore 20:15 – Benedizione dei presenti e della Foghera
Ore 20:25 – Fiaccolata sul fiume ad opera dell’Associazione Canoa San Giorgio
Ore 20:40 – Accensione del grande falò galleggiante sul fiume Tagliamento
20:50 – Inizio dello spettacolo “piromusicale” sull’acqua.
A fine serata una simpatica befana distribuirà a tutti i bambini i dolciumi offerti dal gruppo Alpini di Pertegada.
Inoltre a partire dalle 18:00 saranno aperti i chioschi enogastronomici con: musetto e brovada, orzo e fagioli, grigliate miste, pastasciutta, patate fritte e frico! I chioschi enogastronomici sono situati nell’area festeggiamenti (riscaldata e dotata di posti a sedere) adiacente alla chiesa in Piazza Santo Spirito.
Arta Terme – la femenate – Alle ore 18.00 apertura festeggiamenti con degustazione delle Sopes indorades accompagnate da vin brulè; alle ore 20.30 arrivo dei Re Magi; alle ore 21.00 accensione del falò epifanico.
Ronchis – Falò epifanico – Festeggiamenti per la tradizionale festa dell’Epifania.Programma:
– ore 17:00 arrivo della Befana e iscrizioni alla Lucciolata;
– ore 17:30 degustazione piatti tipici a cura delle associazioni roncoline;
– ore 19:00 partenza Lucciolata e accensione falò;
Inoltre grandiosa tombola gastronomica! L’intero ricavato sarà totalmente devoluto in beneficenza.
Andreis – Panevin – Nelle varie borgate del paese verranno accesi i tradizionali falò alle ore 20.00… e mentre il fuoco e le prelibatezze scaldano il cuore, tutti con il naso all’insù in attesa del responso del falò! Come da tradizione, se il fumo va verso l’alto, buone nuove, altrimenti…!
Arba – Fogarata – Durante l’accensione del tradizionale falò epifanico, simpatiche Befane distribuiranno ghiottonerie a tutti i partecipanti!
Tissano – Santa Maria la Longa – Doppio appuntamento in occasione dell’Epifania con spettacolo teatrale nel pomeriggio presso la Sala Teatrale Comunale ed in seguito accensione del falò benaugurale nella frazione di Tissano.
Ariis – Rivignano -Di fronte a Villa Ottelio, dalle ore 20:00 fuochi d’artificio e accensione della pira galleggiante sul Fiume Stella, a seguire cena in Villa su prenotazione, con elezione della Befana per l’anno 2013.
Sacile – Panevin – Nello spazio adiacente il Palasport Micheletto, tradizionale falò abbracciato dalla popolazione, momento di folklore accompagnato dalla classica pinza, dal vin brulé e da gioiosi canti popolari.
Iutizzo – Fogoron – Rivivendo un’antica tradizione, al calar della notte, il paese si riunisce per l’accensione del tradizionale falò epifanico. Non appena il fuoco illumina la notte, simpatiche Befane con le gerle piene, distribuiscono ai bambini calze colme di dolci e caramelle, mentre gli anziani, interpretando la direzione del fumo, traggono profezie per l’anno nuovo e per i raccolti. Conversando tutti insieme, si gusta la tipica pinza, il pan di zucca e il vin brulè.
Morsano al Tagliamento – In località Cret, area golenale del fiume Tagliamento, accensione del tradizionale falò epifanico e degustazione di pinse e vin brulè.
Turriaco – Seimo – Seime seime! Pan e vin, le luganighe ta’l cadin: al cadin se gà s’ciopà, le luganighe zò pal prà! È questo il grido di antica data che ancora oggi si leva a tradizione dei tempi passati, a dimostrare che forte è la volontà di conservare quelle tradizioni popolari che vivono ormai da millenni. Si parte con la torcia dalla piazza, si percorre Via Roma, si costeggia l’argine dell’Isonzo fino a giungere al Canp de Gero: lì una turba folta di persone attende la torcia ascoltando l’ormai tradizionale Vose de la Crodia, una sorta di cronaca stuzzicante relativa alle notizie politiche e sociali accadute in paese durante l’anno. La torcia viene consegnata alla persona più anziana presente che ha l’onore di accendere il Seimo. E poi …tutti con il naso all’insù per vedere da che parte si leva il fumo perché…vers levant recolt bondant, se sufi a burin poc pan e poc vin! A corredo tanto vin brulè, pan de fighi, de zuca, tè e cioccolata per il bel gusto di stare insieme.
Pulfero – Kries – Mercoledì 5 accensione del falò a Mersino e Giovedì 6 a Biacis, con arrivo della Befana presso la Chiesetta di San Giacomo e Sant’Anna.
6 GENNAIO
Tarcento – Pignarul grant –L’Epifania Friulana a Tarcento richiama ormai da anni migliaia di persone che vengono appositamente per assistere alla festa del fuoco per eccellenza. La giornata del 5 è dedicata ai Pignarulârs, artefici dei fuochi epifanici, e al loro appassionante Palio dei Pignarulârs, spettacolare corsa dei carri infuocati che si disputa per le vie del centro. La Vigilia è anche dedicata alla consegna del prestigioso Premio Epifania – autorevolmente definito Cavalierato del Friuli – giunto quest’anno alla sua 57ª edizione. Il giorno 6 si svolge la rievocazione storica con il corteo in costumi medievali e la partecipazione di centinaia di figuranti, la fiaccolata fino al Cjastelàt guidata dal Vecchio Venerando che accende il Pignarûl Grant e, dalla direzione che prende il fumo, trae gli auspici per il nuovo anno; segue dunque l’accensione dei numerosi pignarûl allestiti sulle colline che circondano l’abitato. La serata si conclude con il grande e sempre emozionante spettacolo pirotecnico.
Gemona del Friuli – Epifania del tallero – A partire dalle ore 09.30, nello scenario tipicamente medioevale di Via Bini, il Corteo Storico, al suono dei tamburi, che cadenzano l’incedere elegante delle dame e dei cavalieri, accompagna il Sindaco fino al Duomo di Santa Maria Assunta dove si celebra, alle ore 10.30, la Messa del Tallero. Durante la celebrazione, che affonda le sue radici nel Medioevo, tutta la Comunità, rappresentata dal Sindaco, offre alla Chiesa, nelle mani dell’Arciprete, un dono concreto: un tallero d’argento. La presentazione al popolo del Tallero da parte del Capitano del Popolo, presso la Loggia, il saluto ai gonfaloni delle delegazioni ospiti, l’animazione medioevale sono motivo di interesse per le persone amanti del periodo medioevale ed attente a questa secolare tradizione.
Cividale del Friuli – Messa dello Spadone – La “Messa dello spadone” si celebra il giorno dell’Epifania a Cividale del Friuli nel Duomo cittadino. È un rito religioso di cui non si ha ancora una precisa documentazione che ne indichi l’origine e il significato. Di sicuro si tratta di uno dei riti liturgici più singolari e suggestivi che la Chiesa ha conservato. L’appellativo “dello spadone” deriva dal fatto che durante la cerimonia liturgica, fa la sua comparsa la spada appartenuta a Marquardo di Randeck, patriarca dal 1366 al 1381, dalla foggia tedesca e lunga 109 cm. Il Diacono la usa in diversi momenti, sollevandola e fendendo l’aria in segno di saluto o benedizione, quando si rivolge al clero disposto nel coro e ai fedeli. La tesi più accreditata è quella che vuole dare alla cerimonia il doppio significato liturgico e politico, in quanto celebrata dal Patriarca all’atto del suo insediamento. Il Patriarca, infatti, era anche uomo d’arma in quanto deteneva il potere “temporale” di un vasto territorio: il Patriarcato d’Aquileia. Questa tesi può essere ulteriormente avvalorata dal fatto che il Diacono, con in testa un elmo piumato, durante alcuni momenti del rito impugna con la mano destra la spada e con la sinistra l’Evangeliario, un codice del XV secolo che viene adoperato esclusivamente per la Messa dell’Epifania, e che fu ricopiato da un testo più antico dal presbitero Valerio d’Alba nel 1433, quando era vicario curato della Chiesa di Santa Maria di Corte, sita non lontano dal Duomo.Subito dopo la messa dello Spadone si svolge la rievocazione storica che ripropone l’entrata del Patriarca Marquardo von Randeck avvenuta il 6 luglio 1366.Durante la giornata è possibile assistere a duelli all’arma bianca, a spettacoli di strada, ascoltare musica medioevale e assistere a scorci di vita passata, come ad esempio la vestizione di un cavaliere; il tutto in una mirabile ambientazione medioevale.
Comeglians – lancio das cidulas – Tradizione antichissima: al calar della sera, in cima ad un’altura prospiciente il paese, viene acceso un falò dove si arroventano le cidulas, dischi di legno, che vengono poi lanciate a valle durante la notte, mentre viene gridata una dedica all’indirizzo di una coppia. Contemporaneamente un gruppo di giovani si reca in questua di casa in casa al suon della fisarmonica. Organizzato con la collaborazione del Comune e della Pro Loco Comeglians.
Camino di Buttrio – Quest’anno si festeggia la 32^ edizione della “Fugarele” di Camino di Buttrio e per questo i festeggiamenti incominceranno dalle ore 08.00 fino alle ore 20.00. Animazioni e bevande calde per tutti.
Ampezzo- Passo pura – Spettacolari piccole luci scendono dal Passo Pura illuminando tutto il versante che conduce a valle, riscaldando la fredda sera.
Gorizia – Straccis – Il consiglio circoscrizionale di Straccis con quello di Piuma, San Mauro, Oslavia e Piedimonte organizzano il tradizionale “Pignarul”, il falò dell’epifania. A riscaldare gli animi, vin brulè e cioccolata calda per tutti.
Gemona – Ore 18.00 Medili epifanico con la rappresentazione vivente dell’arrivo dei Re Magi e l’adorazione al Bambin Gesù (interpretato da un neonato della borgata). Degustazioni di “Brovade e Muset” accompagnato da un buon bicchiere di vino.
Udine – S. Osvaldo – Accensione del tradizionale Pignarul al parco di San Osvaldo.
Colugna – dalle 17.00 del 6 gennaio presso il campo sportivo. I fuochi si accenderanno alle 18.00. Panettone e vin brulè per tutti e una simpatica sopresa per i bambini
Aquileia – Festa della Cabossa
– Anche quest’anno un ricco programma degli eventi in occasione della tradizionale Festa della Cabossa. Si festeggiano i vent’anni della manifestazione.
Durante la giornata sono previsti chioschi enogastronomici, il motoraduno di solidarietà, il mercatino dell’ hobbistica, l’animazione e giochi per bambini.La festa si concluderà con l’accensione del falò.
Flagogna – si rinnova la tradizione con il pignarul che si accompagna a specialità gastronomiche, vin brulè e cibo a volontà.
Inizio ore 18.00 con l’arrivo della befana. Accensione del pignarul alle ore 18.30
Magnano in Riviera – 19 30 Compie cento anni il pignarul di Billerio della “Roche dal predi”, nel comune di Magnano in Riviera, anche se la tradizione dei falò epifanici si perde nella notte dei tempi. A mantenere viva una tradizione tanto bella, che unisce per settimane, gomito a gomito, giovani e anziani nell’opera di costruzione della pira è la Pro Billerio. Il gruppo lavora da Natale al 6 gennaio ogni giorno, con il solo supporto di un’Ape Piaggio, di funi e di accette. In questi giorni, a Billerio, nell’area festeggiamenti che sorge sul declivio adiacente la chiesa, fervono i preparativi per la notte del 6 gennaio. L’area è quella della “Roche dal predi”, perché questa collina, una volta, era del sacerdote, che ci faceva crescere la vigna. Da qui si gode una spettacolare vista sulle montagne e sulla piana, da Osoppo al Tarcentino. Si beve il vin brulè e si mangia la pinza, dolce tradizionale di questo periodo dell’anno”. Il pignarul di Billerio di incendia alle 19.30 del 6 gennaio.