Epifania 2015: Cividale, messa dello spadone

Epifania 2015: Cividale, messa dello spadone

SPADONE2014-1Il 6 gennaio giorno dell’Epifania cristiana, nel duomo di Cividale del Friuli viene celebrata la Messa dello Spadone. (E’ possibile entrare in duomo fino alle ore 10.15).

La solenne liturgia segue, dal 1366, un preciso protocollo: inizia con l’ingresso del clero in corteo, aperto da un giovane chierico che porta una croce; seguono i canonici, il diacono, il celebrante con a fianco il maestro delle cerimonie; il corteo è chiuso dagli altri chierici.

ore 10.30
Solenne Messa, detta “dello Spadone”
nella Basilica di Santa Maria Assunta (Duomo)

a seguire

ore 11.30
Rievocazione storica in costume dell’entrata del Patriarca Marquardo von Randeck avvenuta a Cividale del Friuli nel 1366

La Comunità di Cividale si prepara ad accogliere il Patriarca sfilando in corteo dalla storica Porta di Ponte.
Marquardo von Randeck entra a Cividale da Porta San Pietro accompagnato dai Ministeriali Maggiori a cavallo.
Il corteo patriarcale giunge in Piazza Duomo dove ha inizio l’atteso cerimoniale:
?    i nobili liberi e i castellani di Cividale omaggiano il Patriarca con preziosi doni;
?    il popolo agricoltore consegna la canipa in segno di fedeltà;
?    il Principe della Patria decreta la reinvestitura di alcuni feudi;
?    il maestro d’arme conduce una tenzon cortese;
?     Marquardo von Randeck riceve la spada da stocco in segno del potere temporale;
?     la Comunità tutta giura solennemente la fedeltà al Patriarca.

dalle ore 14.00

Animazioni medievali in onore delle investiture

Dimostrazioni di tiro con l’arco medievale (tiri di prova per il pubblico) a cura del Gruppo Storico Forojuliense

Animazione dei cavalieri a cura di Equestrian Magic Show

Musica medievale con i Modi Versus

Scherma antica a cura della Compagnia de’ Malipiero

Le facezie di Fra’ Cipolla con i Gallistriones

Rullate dei Tamburi di Guerra di Cividale del Friuli

Philo arte di strada e fuoco con i Ratatuie

Durante l’intera giornata Mercatino dell’Epifania in Foro Giulio Cesare

Durante il rito il diacono indossa un elmo piumato, con la mano sinistra regge un prezioso evangeliario e con la destra impugna una lunga spada: lo “Spadone” che dà il nome alla Messa. Nel corso della liturgia il diacono solleva più volte lo Spadone e, fendendolo avanti a sé per tre volte, rivolge un segno di saluto al Celebrante, al Capitolo e al clero disposto nel coro e ai tanti fedeli che gremiscono la chiesa.

I testi della liturgia sono proclamati o cantati in latino, secondo il Rito del Concilio Vaticano II, mentre risalgono al XII secolo, e fanno parte del patrimonio del canto sacro della Chiesa Aquileiese-Cividalese il canto dell’Epistola, dell’Evangelo e l’Annuncio delle celebrazioni pasquali.

La Messa dello Spadone trae origine dal mondo germanico tardomedievale dove questa celebrazione religiosa era nata con il nome di Schwertmesse – Messa della Spada.

Fu celebrata per la prima volta a Basilea nel 1347, poi in Francia e in Germania e, da qui, venne “importata” in Friuli da Marquard von Randeck patriarca di Aquileia. Il 6 luglio 1366, di fronte alla nobiltà e al popolo radunati nella basilica cividalese, Marquardo ricevette dal vicedecano del Capitolo una spada, simbolo della sua signoria spirituale e temporale. Con essa celebrò a Cividale la prima Messa dello Spadone, replicando il rituale della Schwertmesse.

Oggi questo antico rito rivive solo nella città di Cividale, dove, forse, si è voluto conservare, anche se in copia, la spada di Marquardo, considerata l’ultimo simbolo dello Stato patriarcale nel quale Cividale ebbe un ruolo di primo piano. Ancora oggi questa straordinaria liturgia testimonia in modo vivo e vitale il grande patrimonio religioso, spirituale e storico di Cividale.

La lunghezza singolare di questa spada – ben 109 centimetri – ha indotto i cividalese a chiamarla familiarmente “spadone”. Si tratta di uno stocco (lama di foggia tedesca) risalente alla metà del 1400; sulla guardia dell’elsa è incisa l’iscrizione con il nome di Marquardo e la data del 6 luglio 1366. L’elmo è di foggia cinquecentesca, in cuoio finemente decorato. Un dragone fa da cimiero e, nella parte anteriore, c’è la raffigurazione di Santa Maria Assunta, titolare del duomo cividalese. L’evangeliario, adoperato esclusivamente per la Messa dello Spadone, è un codice del XV secolo contenente il Vangelo dell’Epifania. La copertura, applicata su una tavola lignea rivestita di velluto rosso, è in lamina d’argento sbalzata e dorata con una pregevole Crocifissione del 1200. L’evangeliario fu ricopiato, da un testo più antico, dal presbìtero polacco Valeriano de Albaecclesia nel 1433.

Spada, elmo ed evangeliario sono esposti al Museo Cristiano e Tesoro del Duomo-MUCRIS, con entrata accanto al campanile.

 
A seguire la rievocazione storica.