Consegnato anche un premio al regista Oleotto
Gorizia, 8 ott – “La riqualificazione urbanistica e il
rilancio di Gorizia sono elementi utili di un percorso che si
pone l’obiettivo di restituire la città alla sua comunità.
L’intervento inaugurato in Corte Sant’Ilario va in questa
direzione, facendo divenire a piazza un luogo d’incontro e di
socializzazione tra i cittadini: è una tappa del programma
dell’Amministrazione comunale che la Regione non manca di
sostenere”.
Con queste parole, l’assessore regionale al Patrimonio,
Sebastiano Callari, ha commentato l’apertura di un angolo storico
della città di Gorizia che, com’è emerso nel corso dei lavori, è
anche uno dei siti dei primi insediamenti sul territorio. Una
piazza che ora è connessa con un percorso pedonale con il palazzo
municipale e con l’area circostante.
La Corte, prima dell’intervento, era un parcheggio; ora, con una
pavimentazione completamente rifatta e una fontana nella quale si
rispecchiamo gli edifici circostanti e il Duomo, potrà
rappresentare anche un nuovo elemento di attrazione della città.
“La riqualificazione di questa piazza – ha precisato Callari – ha
permesso di renderla disponibile ai cittadini, dando a tutti
coloro che si trovano in questo luogo la possibilità di
incontrarsi. Troppo spesso accade che le persone si parlino poco
e ridare vita e accoglienza a quella che gli antichi chiamavano
l’Agorà, restituendole dignità e un ruolo forse dimenticato, è un
traguardo importante”.
Successivamente, Callari ha preso parte, insieme al presidente
del consiglio regionale Piero Mauro Zanin, nella Sala Giuseppe
Verdi di Palazzo De Bassa, alla consegna del premio Santi Ilario
e Taziano-Città di Gorizia.
Il riconoscimento è stato assegnato a Matteo Oleotto, noto attore
e regista goriziano, il quale ha dato lustro e notorietà al
capoluogo isontino attraverso alcune delle sue opere anche
televisive girate in città e nel goriziano. Un premio, è andato
anche a Don Sergio Ambrosi, punto di riferimento della vita
educativa, sportiva e religiosa.
“Un riconoscimento sentito – ha commentato Callari – nella città
e non solo, e come tutti i premi destinati a personaggi che
lasciano una traccia indelebile nella comunità friulana e
giuliana, rappresenta il ringraziamento di una intera comunità
per un’opera spesso svolta in silenzio, lontano dai clamori delle
cronache e dalla notorietà, ma che si rivela fondamentale – ha
concluso – per comporre quel tassello infinito di elementi che
arricchiscono la nostra società”.
ARC/CM/al
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