Dopo aver commosso e incantato il pubblico italiano e internazionale con la sua partecipazione che lo ha incoronato di fatto come vincitore morale dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, il pianista e compositore Ezio Bosso arriva in regione per il primo dei tre concerti che lo vedranno protagonista in Friuli Venezia Giulia, domani, domenica 24 aprile al Politeama Rossetti di Trieste(inizio ore 21.00). Al live di domani seguiranno poi i concerti del 10 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (evento già sold out) e del prossimo 28 giugno al Castello di Udine come grande ospite del calendario di Udin&Jazz (biglietti in vendita su Ticketone e Vivaticket).
Ezio Bosso presenterà sul palco il suo primo disco solista al pianoforte: “The 12th Room“, uscito nell’autunno 2015, già certificato disco d’oro, attualmente in testa alle classifiche. Un doppio album in cui due storie si fondono in una. I brani, dalla forte carica empatica, rappresentano un percorso meta-narrativo dello stesso Bosso. Sono storie di stanze, che rivelano da dove egli proviene, dove si trovano le radici della musica che scrive. Rivelano i due musicisti che convivono in lui: Il compositore e l’interprete. “Questi brani, come sempre nelle mie scelte, rappresentano un piccolo percorso meta-narrativo – racconta Ezio Bosso – C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze, nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare”.
Ezio Bosso è un pianista, compositore e direttore d’orchestra nato a Torino. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema (per “Io non ho paura” di Salvatores, per “Rosso come il cielo” di Bortone), per il teatro (per registi come James Thierrèe) e la danza (per coreografi come Rafael Bonchela) fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei. Dal 2011 Ezio Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo “amico” Pianoforte Gran coda Steinway & Son della collezione Bussotti-Fabbrini, appositamente preparato sulle specifiche del Maestro da Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato “12”, nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi.
Fra i prossimi appuntamenti al Politeama Rossetti il concerto della leggenda rock progressive Steven Wilson, in programma martedì 26 aprile. Info su www.azalea.it .