Udine, 29 gen – “Sono i giovani e le donne le due categorie che
più delle altre richiedono un nuovo Stato Sociale. Dove lo Stato
Sociale è forte, le donne lavorano e le famiglie crescono. Tasso
di natalità e occupazione femminile possono e devono crescere
assieme ed è necessario intervenire sotto il profilo culturale,
contestualmente a quello economico, per superare definitivamente
il ‘cliché’ che pone in rotta di collisione lavoro e famiglia.
Quello che dobbiamo fare è dare ai giovani e alle donne una buona
formazione, finalizzata a un ingresso adeguato nel mondo del
lavoro creando allo stesso tempo le condizioni affinché possano
crescere con fiducia nel futuro. È un percorso lungo, che non si
compone di interventi estemporanei. Va dato atto a questa Giunta
di aver intrapreso con coraggio questo percorso: abbiamo inserito
in tutte le norme di settore degli interventi puntuali sulla
parità di genere e sulla conciliazione tra vita lavorativa e
familiare”.
Lo ha detto l’assessore regionale al Lavoro, formazione,
istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen,
intervenuta alla presentazione on line dell’opuscolo che contiene
informazioni mirate su famiglia e natalità, presentato questo
pomeriggio dalla Commissione regionale pari Opportunità.
Uno strumento utile, ha detto l’assessore per approfondire la
conoscenza di un ambito del quale, molto spesso, non si ha una
visione completa.
Rosolen ha ricordato che “abbiamo modificato la legge
sull’istruzione e abbiamo garantito sostegno alle famiglie per
tutto l’arco educativo, scolastico e universitario dei figli.
Siamo già intervenuti anche in materia di lavoro garantendo
incentivi alle aziende per l’attuazione di forme di lavoro agile
e per l’offerta di servizi a favore dei lavoratori, ma anche sui
servizi di cura che molto spesso gravano sulle donne. La legge
sulla famiglia rappresenta la conclusione di questo percorso: una
legge quadro, trasversale e organica che preveda interventi a
sostegno della famiglia e dei suoi componenti per tutto l’arco
della vita. Un percorso che parte dal basso, e che si inserirà in
maniera armonica rispetto agli interventi previsti dal ‘Family
Act’ per evitare dispendiose sovrapposizioni tra misure”.
“Ringrazio la Commissione Regionale Pari Opportunità – ha
continuato Rosolen – per due ragioni: il lavoro che sta svolgendo
rappresenta un importante tassello nel percorso che sta seguendo
questa Amministrazione, caratterizzato dalla costruzione di
politiche per la famiglia e per la natalità. In secondo luogo,
per il contributo determinante che sta portando alla rimozione di
alcuni pregiudizi”.
“Il primo stereotipo – ha precisato l’assessore – è quello
sostenuto da chi ritiene che la necessità di conciliare vita
privata e lavoro rappresenti una questione solamente femminile;
il secondo, da chi considera che il benessere familiare sui
luoghi di lavoro riguardi solo le grandi aziende; il terzo
consiste nel ritenere che la conciliazione sia solo un problema
di orario del lavoro e di servizi di cura”.
“Si tratta – ha concluso l’assessore – di un tris di luoghi
comuni da estirpare: per questo parlo di crescita culturale, che
non può essere considerata secondaria all’aspetto delle risorse
finanziarie”.
All’evento è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale,
Piero Mauro Zanin.
ARC/CM/pph
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