Trieste 29 set – Giovedì primo ottobre alle 16, in video
conferenza, si terrà il quarto e ultimo appuntamento degli Stati
generali della famiglia. L’apertura dei lavori è affidata
all’assessore regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen, cui
seguiranno gli interventi del vicegovernatore, Riccardo Riccardi,
e dell’assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti. Sono
inoltre previsti gli interventi di Giovanna Piuzzi della
Direzione regionale Inps del Friuli Venezia Giulia e di Raffaele
Agrusti, del Cda di Propensione Spa.
Il webinar di questa settimana si intitola “A misura di famiglia:
previdenza complementare e quoziente familiare”.
Secondo l’analisi di Rosolen “ostacoli di natura economica
portano oggi molte coppie a rinviare la maternità e la paternità,
se non addirittura a rinunciarvi, o in ogni caso ad abbandonare
l’idea di avere un secondo o un terzo figlio. Dalla casa ai
trasporti, dalla salute all’educazione e cura, dai libri di testo
all’abbigliamento, i costi per sostenere un figlio sono numerosi.
Servizi di qualità, capaci di conciliare esigenze personali e
lavorative dei genitori e di rispondere al bisogno di sostegno
costante nella crescita dei figli dalla nascita al raggiungimento
dell’autonomia sono interventi fondamentali, ma per diventare
pienamente efficaci devono necessariamente essere accompagnati da
misure fiscali, riduzioni, esenzioni e sconti progressivi legati
al numero di figli o di persone non autosufficienti a carico del
nucleo familiare”.
“Viviamo – ribadisce l’assessore – in un periodo di grande crisi
economica, sociale e finanziaria che ha prodotto grandi
cambiamenti e fatto emergere nuove necessità. Il progressivo
invecchiamento della popolazione, l’aumento del numero di anziani
non autosufficienti, il basso tasso di natalità, i livelli di
disoccupazione soprattutto giovanile, lo scarso ricambio
generazionale all’interno delle aziende e il ritardo nell’accesso
dei giovani al mercato del lavoro impongono, da un lato, di
accelerare l’integrazione delle prestazioni pubbliche,
dall’altro, di offrire soluzioni a nuovi e vecchi bisogni. Se
fino a qualche decennio fa, infatti, era la famiglia che si
faceva carico di gran parte dei rischi e delle spese legate
all’educazione dei figli e alla salute e assistenza, curando i
malati, gli infortunati, gli anziani, oggi la funzione sociale
svolta dal nucleo familiare, caricato di responsabilità sempre
più gravose, non è sempre sufficiente”.
Rosolen pertanto conclude che “a partire dall’analisi del modello
della Regione Fvg che, oltre ad aver elaborato un sistema per
rendere omogenee le tariffe di accesso ai servizi per l’infanzia,
ha istituito una Carta Famiglia e ha già affrontato il tema della
‘cultura della previdenza’, discuteremo insieme ad
amministrazioni pubbliche, terzo settore, associazioni di
categoria, organizzazioni sindacali e quanti, a vario titolo, si
impegnano per la costruzione di politiche familiari, su come
garantire l’equità orizzontale nei confronti delle famiglie con
figli o non autosufficienti a carico e come assicurare più
elevati livelli di copertura previdenziale a favore di tutti
coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica e
familiare”.
Per informazioni scrivere a statigeneralifamiglia@regione.fvg.it
ARC/SSA/ma
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