Un periodo storico tumultuoso. Un territorio attraversato da intrighi e conflitti anche sanguinosi. Uno scrigno di segreti sepolti nella storia delle famiglie udinesi e friulane. In questo misterioso contesto si muoverà il prossimo appuntamento del ciclo “Alla scoperta della Joppi”, intitolato “Famiglie in guerra. Udine e il Friuli nel Cinquecento”, in programma giovedì 11 maggio alle 18 nella sala Corgnali della biblioteca civica, in Riva Bartolini. Protagonista dell’incontro sarà la docente dell’Università di Udine Laura Casella, che sarà introdotta da Francesca Tamburlini.
La storia di Udine e, più in generale, del Friuli, è segnata nel Cinquecento da vicende di grande rilevanza, vicende pubbliche e private insieme. Sono affari politici e affari di famiglia. La rivolta del febbraio del 1511, la “crudel zobia grassa” è solo il momento culminante e più noto di una lunga storia di scontri più o meno violenti tra uomini, famiglie e fazioni che influenzano il corso delle decisioni politiche, degli equilibri sociali e dell’ordine pubblico di questo territorio. Chi ci ha lasciato il racconto di questi conflitti, a volte sanguinosi e destabilizzanti? Da quali pagine abbiamo potuto sapere chi comandava e contro chi? Chi era nemico di chi? La storia degli scontri e dei duelli è stata fatta dalla parte che ha avuto il sopravvento, o sono stati uomini colpiti dalla violenza degli oppositori a raccontare la loro versione dei fatti o forse ancora, dei cronisti imparziali? E se per caso, in qualche rara per non dir unica testimonianza, è una donna a raccontare, che storia ne esce? Le raccolte preziose e doviziose della Joppi permetteranno di svelare e raccontare queste storie udinesi e friulane di quasi cinque secoli fa.
Laura Casella insegna Storia moderna e di genere, Storia del Friuli e Metodologia della ricerca storica all’Università di Udine. Dal 2006 ha svolto lezioni e seminari presso le Università di Paris-Sorbonne, Paris X-Nanterre, Rouen e Grenoble. Nel 2011 è stata professore invitato presso l’Écoledes Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Marsiglia. Le sue ricerche riguardano diversi aspetti della storia politica e sociale dell’età moderna, quali le forme della rappresentanza territoriale, il ruolo politico e culturale delle élites, la storia della famiglia e la storia di genere. Per la casa editrice Forum coordina la collana “Strumenti di storia del Friuli” e ha curato il volume Rappresentanze e territori. Parlamento friulano e istituzioni rappresentative territoriali nell’Europa moderna (2003) e Il Parlamento friulano in età veneta. I verbali delle sedute (1471-1805) di imminente pubblicazione. Tra i suoi scritti, molti dei quali inerenti la storia friulana: I Savorgnan. La famiglia e le opportunità del potere (secc. XVXVIII) (2003); Tiberio Deciani e Antonio Belloni, figure della cultura giuridica udinese del Cinquecento (2004); La nobiltà al confine tra Cinque e Settecento: filoveneziani, filoimperiali e “gente aliena d’altrui dominio” (2008); Construire les liens de famille dans l’Europe moderne (2013), Il confine quotidiano. Scritture di donne in Friuli tra Cinque e Settecento (2015).
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La storia di Udine e, più in generale, del Friuli, è segnata nel Cinquecento da vicende di grande rilevanza, vicende pubbliche e private insieme. Sono affari politici e affari di famiglia. La rivolta del febbraio del 1511, la “crudel zobia grassa” è solo il momento culminante e più noto di una lunga storia di scontri più o meno violenti tra uomini, famiglie e fazioni che influenzano il corso delle decisioni politiche, degli equilibri sociali e dell’ordine pubblico di questo territorio. Chi ci ha lasciato il racconto di questi conflitti, a volte sanguinosi e destabilizzanti? Da quali pagine abbiamo potuto sapere chi comandava e contro chi? Chi era nemico di chi? La storia degli scontri e dei duelli è stata fatta dalla parte che ha avuto il sopravvento, o sono stati uomini colpiti dalla violenza degli oppositori a raccontare la loro versione dei fatti o forse ancora, dei cronisti imparziali? E se per caso, in qualche rara per non dir unica testimonianza, è una donna a raccontare, che storia ne esce? Le raccolte preziose e doviziose della Joppi permetteranno di svelare e raccontare queste storie udinesi e friulane di quasi cinque secoli fa.
Laura Casella insegna Storia moderna e di genere, Storia del Friuli e Metodologia della ricerca storica all’Università di Udine. Dal 2006 ha svolto lezioni e seminari presso le Università di Paris-Sorbonne, Paris X-Nanterre, Rouen e Grenoble. Nel 2011 è stata professore invitato presso l’Écoledes Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Marsiglia. Le sue ricerche riguardano diversi aspetti della storia politica e sociale dell’età moderna, quali le forme della rappresentanza territoriale, il ruolo politico e culturale delle élites, la storia della famiglia e la storia di genere. Per la casa editrice Forum coordina la collana “Strumenti di storia del Friuli” e ha curato il volume Rappresentanze e territori. Parlamento friulano e istituzioni rappresentative territoriali nell’Europa moderna (2003) e Il Parlamento friulano in età veneta. I verbali delle sedute (1471-1805) di imminente pubblicazione. Tra i suoi scritti, molti dei quali inerenti la storia friulana: I Savorgnan. La famiglia e le opportunità del potere (secc. XVXVIII) (2003); Tiberio Deciani e Antonio Belloni, figure della cultura giuridica udinese del Cinquecento (2004); La nobiltà al confine tra Cinque e Settecento: filoveneziani, filoimperiali e “gente aliena d’altrui dominio” (2008); Construire les liens de famille dans l’Europe moderne (2013), Il confine quotidiano. Scritture di donne in Friuli tra Cinque e Settecento (2015).
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