Trieste, 15 apr – Un orario più ampio di apertura per dare modo
al pubblico di poter accedere alla struttura che è visitabile
solo in piccoli gruppi alla volta. Inoltre, la gestione regionale
viene allargata anche al parco circostante, con la possibilità di
integrare l’offerta culturale e turistica con percorsi e
manifestazioni.
Queste le novità annunciate oggi dall’assessore regionale alla
Cultura, Gianni Torrenti, in occasione della riapertura del Faro
della Vittoria di Trieste, la cui gestione è passata in capo
all’Amministrazione regionale a seguito dell’attuazione della
legge sull’abolizione della Provincia.
Come ha sottolineato lo stesso Torrenti nel salutare stamani i
primi visitatori, l’obiettivo è quello, grazie anche al ruolo
dell’Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli
Venezia Giulia (Erpac), di far diventare il Faro uno dei punti di
riferimento del pacchetto turistico e culturale della regione,
oltre che della città di Trieste
L’accesso pubblico al Faro è regolato da una nuova convenzione
sottoscritta lo scorso 31 marzo da Regione, Erpac e dalla Marina
Militare.
L’assessore, ricordando che il Faro di norma è visitabile tutti i
sabati e le domeniche fino alla seconda domenica di ottobre, ha
rimarcato l’importanza dell’allargamento dell’apertura alla
mattinata (10-13), che va ad integrare quella pomeridiana
(15-19).
Sono inoltre state convenute, ai sensi della convenzione, alcune
aperture straordinarie (orario continuato 10-19) per le festività
pasquali (15, 16 e 17 aprile), il 25 aprile, l’1 maggio, il 2
giugno e il 16 agosto. Infine, in occasione della regata velica
Barcolana, il secondo sabato e la seconda domenica di ottobre
l’apertura al pubblico è prevista dalle 9.30 alle 17.30.
Torrenti ha voluto ringraziare la struttura militare per aver
concesso questo allargamento di fascia oraria, dando in questo
modo la possibilità ad un maggior numero di visitatori di poter
accedere al Faro della Vittoria.
Lo spazio aperto al pubblico arriva fino al secondo anello, dal
quale si gode uno spettacolare panorama sull’intero Golfo di
Trieste e sul ciglione carsico. L’accesso alla parte operativa
del Faro, quella da dove viene proiettato il fascio di luce
attraverso dei meccanismi dall’ottica rotante a galleggiamento di
mercurio, rimane riservata agli addetti ai lavori.
Il Faro della Vittoria è un’opera imponente (alta 67,85 metri).
Riconosciuta come monumento nazionale, adempie a due importanti
funzioni: commemorare i marinai caduti nella Prima Guerra
Mondiale e fare da guida alla navigazione notturna nel Golfo di
Trieste, grazie ad una lanterna collocata a 115 metri sopra il
livello del mare, la quale compie un giro intorno all’asse in 30
secondi, sprigionando una luminosità di circa 1 milione e
duecentomila candele con una portata media di quasi 30 miglia.
ARC/GG/fc
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