É tutto pronto in Val Saisera. Le previsioni meteo non preoccupano infatti l’organizzazione del Festival Risonanze, che prenderà il via il 3 giugno. Il Festival sarà un’occasione unica per ammirare gli imponenti abeti rossi di risonanza, per ascoltare musica e racconti immersi in una natura ancora incontaminata, per vedere all’opera i maestri liutai, che creeranno i loro strumenti in tempo reale. La giornata di venerdì inizierà, alle 11.30, con un’affascinante passeggiata letteraria sui luoghi della grande guerra con Nicolò Giraldi (parcheggio al rifugio Montasio). In programma, alle 12, un pic nic che consentirà di assaggiare tanti prodotti tipici della Valle preparati con cura dalle ristoratrici della zona (menù e prenotazioni su www.risonanzefestival.com). Il sacchetto potrà essere ritirato all’infopoint del rifugio Montasio, in caso di pioggia, invece tutti all’ex polveriera, a Saisera Alta. La giornata si addentra nel vivo alle 15, con l’apertura del laboratorio di liuteria. Più tardi, alle 15.30 andrà in scena ‘L’Orchextrà sulle orme della Mitteleuropa, da Johann Strauss a Hans Zimmer’,concerto dell’orchestra delle scuole superiori di Trieste Orchextrà. Alle 17 ancora un concerto, quello dei premiati del Concorso “Dante Alighieri” di Trieste. Gran finale per la prima giornata di Risonanze, alle 18.30, con Paolo Rumiz e il suo “Come cavalli che dormono in piedi – Demoghéla. Storie dal fronte nord orientale camminando sul fronte nord orientale”, spettacolo teatrale e musicale vedrà sul palco il noto giornalista e scrittore assieme al musicista e cantante, Stefano Schiraldi e all’attore del Teatro stabile del Fvg, Adriano Giraldi. Uno spettacolo fatto quindi di musica e teatro. Da non perdere! Tutti gli eventi saranno ospitati dal bosco della Val Saisera, padroni di casa gli abeti rossi di risonanza. In caso di pioggia, invece, tutti gli appuntamenti si sposteranno all’ex polveriera (il 3 e il 5 giugno, a Malborghetto il 4 giugno). Il Festival proseguirà poi il 4 e 5 giugno.
Un legno unico, ricercato, armonioso. Difficile da scovare, capace però di trasformare un violino in un oggetto con una musicalità eccezionale. Il ‘legno di risonanza’ si trova solo in due regioni d’Italia: il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. In quest’ultimo territorio cresce nel lembo più a nordest, in Valcanale, dove l’abete rosso di risonanza è conosciuto da secoli dai grandi liutai di tutto il mondo. Una peculiarità celata per anni, su cui il Comune di Malborghetto-Valbruna, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia e Fondazione Crup, e con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato (i partner del progetto sono Cooperativa PuntoZero, Alpi Friulane, Accademia Ars Nova e Liberatorio d’Arte), ha deciso di puntare facendola diventare motivo di richiamo e veicolo di promozione.