La Fim Cisl del Friuli Venezia Giulia piace ai giovani, tanto che il progetto formativo dedicato agli under 35 ha fatto il pieno di richieste. Lanciata poco prima di Natale, l’iniziativa battezzata Fim 4.0 tutto un altro sindacato, ha registrato un boom impensabile di adesioni: sul tavolo, 3 tirocini di 9 mesi per imparare il mestiere di sindacalista, stare sul campo, vivere dal di dentro l’organizzazione e le sue attività. Laureati in materie giuridiche, economiche e sociali e diplomati con esperienza nel volontariato stanno, proprio in questi giorni, affrontando le prime selezioni, tra il Friuli Venezia Giulia e la Capitale. Sarà, infatti, una “commissione” mista, regionale e nazionale, a valutare le attitudini dei candidati ed a scegliere i tre che da febbraio intraprenderanno la nuova avventura nel Sindacato, affrontando una formazione a tutto tondo, a partire dalla contrattazione.
“La Fim- commenta Pasquale Stasio, responsabile coordinamento Giovani Fim FVG- non vuole limitarsi ad essere un sindacato residuale fermo a coltivare le difficoltà dei lavoratori, ma vuole, nonostante la consapevolezza della situazione economico-sociale complicata, avere la capacità di guardare al futuro con positività e speranza. Vuole essere per i giovani una organizzazione, con la quale identificarsi ed alla quale avvicinarsi per poterla contaminare e nella quale dare il proprio contributo”.
“Il progetto –continua Stasio– è nato con l’obiettivo di superare la difficoltà di reclutamento di giovani nei quadri dirigenti delle nostre organizzazioni, anche alla luce della situazione di crisi del sistema produttivo e alla conseguente flessione dell’occupazione giovanile; ci siamo resi conto poi che non è più sufficiente la sola via d’ingresso nel sindacato attraverso l’esperienza lavorativa o la militanza di base – aggiunge – occorre prepararsi con competenza, in maniera tale da non subire passivamente il cambiamento. La Fim vuole investire sui giovani e per i giovani e con FIM 4.0 vuole farlo in maniera concreta e non solo a chiacchiere. Quelle le lasciamo agli altri.
