‘Si auspica che, quanto prima, si proceda al dissequestro delle aree e che il tutto possa rientrare in un contesto di maggiore serenità quale requisito fondamentale per una più idonea gestione della problematica”. Lo scrivono in una nota i presidenti delle Confindustrie provinciali, Agrusti, Razeto, Tonon, che esprimono ”preoccupazione e sconcerto per il sequestro dell’area dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone (Gorizia). ”Senza entrare nel merito della questione di carattere ambientale, la preoccupazione nasce dalla considerazione che l’atto di sequestro di fatto paralizza l’attività dello Stabilimento con le gravi conseguenze di carattere occupazionale ed economico che ne conseguono – prosegue la nota -, lo sconcerto deriva dal fatto che, troppo spesso, le autorità procedono ad inibire l’attività d’impresa senza valutare compiutamente che, pur nel rispetto delle procedure, potrebbero essere adottate misure meno drastiche per garantire il rispetto delle legge senza peraltro bloccare del tutto l’operato aziendale e lasciare a casa più di 4.000 persone”, conclude il comunicato.
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