“La famiglia è stata posta al centro della nostra agenda politica del 2020. Lo svolgimento degli Stati Generali ha rappresentato una tappa fondamentale in vista della redazione del testo unico sulla famiglia”.
Lo ha affermato l’assessore al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, nel corso della conferenza stampa di fine anno.
“Per le politiche di settore sono stati investiti 40 milioni, finalizzati ad abbattere le rette degli asili nido, ma anche – ha spiegato Rosolen – a sostenere i centri estivi, favorire la conciliazione e garantire il bonus bebè”.
“La revisione e l’ampliamento della legge 18 sul lavoro è stato – ha sottolineato l’assessore – il vero traguardo di quest’anno. Ha consentito di inserire vincoli legati in primis alla residenza, per evitare che i nostri corregionali vengano esclusi dalla platea dei beneficiari a vantaggio dei lavoratori stranieri”.
“Un altro principio su cui abbiamo insistito è la condizionalità legata alle politiche attive. Il cittadino che percepisce un sussidio deve assicurare un atteggiamento proattivo finalizzato a trovare un impiego – ha ricordato Rosolen -. Dopo il passaggio storico della chiusura dell’area a caldo della Ferriera, per esempio, abbiamo dato il via a percorsi di riqualificazione e riconversione professionali finalizzati al reinserimento della forza lavoro”.
“Sotto il profilo dell’occupazione – ha sottolineato Rosolen – il Friuli Venezia Giulia ha retto l’urto della crisi meglio rispetto a tutte le altre regioni italiane, comprese quelle competitive, collocandosi al primo posto nel rapporto 2019-2020 sul numero degli occupati”.
“Nel 2020 abbiamo inoltre avviato – ha ricordato – un progetto di riordino dei parchi scientifici e tecnologici regionali nella prospettiva di un loro rilancio, da conseguire attraverso la loro specializzazione e la messa in rete sotto una regia unica, attualmente ricondotta al sistema Argo, nato da un accordo di programma sottoscritto tra la Regione, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, e il Ministero dello Sviluppo economico. Abbiamo proceduto all’aumento di capitale del Polo Tecnologico di Pordenone: si tratta di un momento di crescita che – ha aggiunto l’assessore – si tradurrà in un ulteriore salto di qualità sotto il profilo dell’innovazione applicata a prodotti e processi di sviluppo”.
“Prosegue un percorso virtuoso che, con l’ingresso di nuove imprese orientate all’innovazione, favorisce la costruzione di un partenariato pubblico-privato quale sede di confronto rispetto alle politiche industriali e quale modello operativo di dialogo tra l’impresa e la politica – ha affermato Rosolen -. In quest’ottica, ricordiamo altresì il percorso di rilancio di Friuli Innovazione che ha consentito di fare chiarezza rispetto alla mission della struttura valorizzando contestualmente Consorzio Innova. Sul fronte dell’innovazione si è abbinato il campo tecnologico e quello sociale nella prospettiva di un umanesimo digitale. Reduci dall’esperienza di Esof capitale europea della scienza, il prossimo anno – ha rivelato l’esponente della Giunta – la nostra Regione ospiterà l’Activ and Assisted Living Forum che potrà fornire spunti sul rapporto tra comunità e innovazione digitale, tecnologica e sociale”.
“Molto intenso è stato il lavoro fatto sul fronte dell’istruzione e della formazione. 4800 ragazze e ragazzi hanno frequentato nel 2020 i corsi Iefp e tutti gli studenti dell’ultimo anno hanno completato gli esami nonostante il Covid. La legge regionale sulla scuola, approvata nel 2020 del valore di 20 milioni di euro, ha previsto interventi innovativi con la regia unica di Ardiss per tutto il ciclo di studi. Inoltre tutte le 5700 richieste di borse di studi universitari sono state soddisfatte – ha ricordato Rosolen -. Il sistema regionale degli atenei del Friuli Venezia Giulia ha potuto poi contare su un programma triennale che ha dato garanzie di risorse a cui abbiamo aggiunto fondi per l’attrattività dell’offerta formativa”.
“Dopo le leggi sul lavoro e sul diritto allo studio che hanno contrassegnato il 2020, nel 2021 sarà la volta della legge sulla famiglia. Vogliamo realizzare – ha rivelato l’assessore – una norma organica, dotata di misure innovative e investimenti ingenti, che arriverà alla fine di un lungo lavoro di preparazione offerto dagli Stati generali della Famiglia. Il prossimo anno vogliamo anche intensificare le politiche a favore dei giovani per l’abbattimento delle spese scolastiche, proseguendo nel comodato gratuito dei libri e consolidando i percorsi di istruzione tecnica superiore”.
“Ci sono altri traguardi importanti a partire già da gennaio – ha precisato Rosolen -. Tra questi troviamo sicuramente l’approvazione del Fondo Sociale europeo, il cui 15% sarà destinato a sostenere l’occupazione giovanile e il 5% per l’abbattimento della povertà infantile. E poi lo sviluppo di tutte le tematiche legate alla ricerca. Nel 2021 contiamo di creare tre centri di eccellenza tematica che lavoreranno in sinergia tra loro: quello della trasformazione digitale nelle costruzioni, quello per trasformare la montagna in un luogo attrattivo e la specializzazione sul tema della salute”.
“Infine, nel 2021, sarà l’occupazione la vera sfida che questa Regione – ha detto in conclusione Rosolen – sarà chiamata ad affrontare con interventi importanti sulle politiche del lavoro che, mettendo in connessione tutto il mondo della formazione, daranno risposte concrete alle esigenze delle imprese”. ARC