Folkest al weekend finale: Klezmatics e tanta musica a Spilimbergo – 27 luglio

Estremamente vario e interessante il programma di stasera a FolkestinFesta. Sul palco di piazza Duomo, direttamente dagli Usa, The Klezmatics. L’album del 2007 “Wonder Wheel” ha fatto vincere loro il più prestigioso premio musicale degli States, il Grammy Award per il miglior disco di world music contemporanea. Un riconoscimento a una carriera sempre ai massimi livelli per questa band che, da molti anni, conduce un proprio percorso di approfondimento del linguaggio espressivo della musica tradizionale delle feste ebraiche dell’Est Europa, conosciuta come klezmer, e se ne sono impadroniti, apportandovi sensibilità contemporanee, combinando identità e misticismo ebraico con lo spirito del nostro tempo e diventando tra le più note e apprezzate formazioni della musica contemporanea internazionale. Sono per gli appassionati il simbolo di quel klezmer che fonde le tradizioni askenazite con le influenze dell’avanguardia jazz più tipiche del nuovo continente. Innumerevoli le collaborazioni e i progetti che li hanno visti protagonisti con Itzhak Perlman e Chava Alberstein, Allen Ginsberg e Robin Williams, John Zorn e Marc Ribot, Robert Plant e Jimmy Page, Peter Gabriel, Lester Bowie, La Monte Young e David Byrne. Un graditissimo ritorno a Folkest dopo qualche anno di assenza, con una formazione solo parzialmente modificata e ancora tanta voglia di stupire.
Sul palco di piazza Garibaldi debutta la produzione esclusiva di Folkest 2012 “I Lupi e le Pastore”, un affresco sulla condizione femminile nelle ballate venete, italiane e europee condotto in musica da Giordano Dall’Armellina, Lino Straulino e Ensemble Righi. Giordano Dall’Armellina si occupa di studi sul folclore dal 1980 e ad oggi ha tenuto più di 1600 concerti in tutto il mondo, esibendosi spesso per gli Istituti Italiani di Cultura all’estero che lo hanno chiamato per tenere conferenze/concerti presso cinque università statunitensi, sette canadesi e in Germania (Francoforte). Si è esibito anche in Spagna, Francia, Svizzera, Scozia, Irlanda, Australia, Eritrea, Israele e più volte al Conservatorio di Milano, oltre che in diverse università italiane. La sua esperienza come insegnante di inglese per più di 30 anni lo ha portato a scrivere un saggio in inglese sulle ballate britanniche per le scuole (“Medieval British Ballads in a European Context”, ed. Loescher con Cd allegato). Recentemente ha pubblicato il saggio “Ballate Popolari Europee” che è già alla seconda edizione e che contiene 4 cd con 70 ballate ed al quale hanno partecipato più di 50 artisti fra i più bei nomi del folk. Ha pubblicato anche articoli su riviste specializzate e saggi in libri fra i quali “Educare all’Europa” a cura di Giuseppe Deiana (ed. Unicopli) e “Educazione letteraria e nuove tecnologie” a cura di Paolo Balboni (Utet).

 

Questa sera in programma a:

SPILIMBERGO (piazza Duomo), dalle ore 21,15

THE KLEZMATICS(Usa)

SPILIMBERGO (piazza Garibaldi), dalle ore 21,15

I LUPI E LE PASTORE” con GIORDANO DALL’ARMELLINALINO STRAULINOENSEMBLE RIGHI

KIANA (Hawaii)

SPILIMBERGO (Torre Orientale), dalle ore 21,15

DEMODE’(Italia)

BK EVOLUTION(Slavia)

Lino Straulino è cantante, cantautore, chitarrista e polistrumentista carnico, attivo dal 1983 e da allora considerato uno dei più importanti rappresentanti di quella che viene definita “nuova musica friulana”. Titolare di numerosi progetti discografici e produzioni live, ha anche collaborato con molti prestigiosi artisti della sua regione, musicando e arrangiando le poesie di Maurizio Mattiuzza, suonando e cantando con Aldo Giavitto, Andrea Del Favero, Loris Vescovo, Stefano Fedele e Priska Benelli nonché militando in gruppi folk (Mitili FLK e La Sedon Salvadie) e rock (Fale Curte). Nel 2009 ha dato vita a una formazione d’ispirazione medievale, La Munglesa, che ripropone ballate italiane da lui riarrangiate insieme a Elisabetta Boiti, Gabriella Gabrielli e Antonella Macchion. Il suo strumento preferito è la chitarra acustica, ma predilige anche la chitarra banjo, l’armonica blues, il violino, le tastiere elettroniche, le percussioni e quasi tutti gli strumenti tipici del folk revival degli anni Ottanta (armonium, cornamusa, mandolino, glockenspiel, tin whistle e molti altri). Ensemble Righi è un gruppo di recente formazione, prende il nome dal folklorista veronese Ettore Scipione Righi, che nella seconda metà dell’Ottocento raccolse una grande messe di fiabe, racconti, melodie e testi riguardanti la tradizione popolare veronese, questi ultimi recentemente pubblicati nel volume “Il canto popolare veronese” curato da Silvana Zanolli ed Alessandro Nobis. A Spilimbergo l’Ensemble si presenta in formazione a 3 costituita da Alfredo Nicoletti (chitarra, canto e direzione musicale), ricercatore e musicista che fin dagli anni Settanta si è occupato della tradizione musicale veronese prima con il Canzoniere Veronese e poi con i Folkamazurka; da Giuliana Bergamaschi, voce dei Folkamazurka, e dalla violoncellista Paola Zannoni, di formazione classica ma in grado, grazie alla sua duttilità, di dare il suo contributo creativo in musiche “altre” come la contemporanea e la popolare.
A concludere la programmazione sul palco di piazza Garibaldi, quella che potrebbe essere la sorpresa di Folkest 2012: dalle Hawaii, Kiana. Nata e cresciuta in Giappone da padre giapponese e madre americana. Ha iniziato a comporre musica per pianoforte a undici anni, ispirata da un incontro con dei delfini mentre nuotava in mare. A sedici anni ha iniziato a comporre musica per chitarra, e con il passare degli anni si è lasciata sempre più influenzare dalla musica inglese e americana nei vari stili (rock, alternative,folk, acoustic, pop, jazz, contemporary) che andava sempre più diffondendosi in Giappone. Dopo la decisione di dedicarsi alla musica da professionista, si trasferisce alle Hawaii dove tuttora vive e lavora. Dal 2004 al 2007 pubblica tre Cd e nel 2010 è per la prima volta in Europa per un breve tour (Germania, Scozia, Olanda). Il successo di questo primo tour si replica l’anno successivo con un numero maggiore di date e di Paesi toccati, al punto tale che inevitabile è la decisione di programmare anche un European Tour 2012 al quale Folkest ha subito aderito. Impegnata attivamente in campagne ambientali e sociali, Kiana è dolce e solare: una nuova star internazionale tutta da conoscere.
Sul palco della Torre Orientale, a partire dalle 21,10, i concerti di Demodè e BK Evolution, formazioni regionali uscite vincitrici dalle selezioni del concorso “Suonare@Folkest-Premio Alberto Cesa”.
Demodé ama definirsi “orchestrina tascabile”: in realtà è un ensemble composto da sei giovani musicisti.
la cui musica strumentale viaggia fra ispirazioni folk, jazz e contemporanee con l’impiego di strumenti per lo più acustici; mettono così in scena il loro personalissimo immaginario musicale fatto di spazi, luoghi e suggestioni d’altri tempi. Vincitori di Musica nelle Aie 2001, nello stesso anno pubblicano il Cd “Le Parole al Vento” recensito sulle principali riviste specializzate (BlowUp, il Mucchio, Rockerilla… ecc).
BK Evolution, cioè i suoni antichi dei dialetti sloveni delle valli del Natisone e del Torre uniti ai ritmi contemporanei del folk-rock. È il mix che caratterizza la produzione dei BK (Beneške Korenine) Evolution, la formazione nata nel 2007 e che ha all’attivo già due album, nei quali presentano anche le versioni musicate di poesie di noti poeti valligiani. Un sound che denota una certa originalità, semplice, senza fronzoli virtuosistici, ma mai banale visto l’arrangiamento orchestrale e i frequenti cambi di ritmo.