Aussa Corno, plauso alla decisione del Consiglio regionale di ripristinare i contributi alla Ziac.
Fontanini, “Regione interlocutore fondamentale per riportare il consorzio alla sua piena operatività”.
Un plauso alla recente decisione del Consiglio regionale di ripristinare i contributi alla Ziac pari a 2,6 milioni di euro (solo 400 mila euro quelli revocati, una minima quota rispetto ai 3 milioni complessivi richiesti a metà ottobre). Ad esprimerlo, il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, che oggi – lunedì 2 novembre – insieme all’assessore provinciale alle società partecipate, Carlo Teghil, ha incontrato a palazzo Belgrado i commissari della Ziac, Giorgio Cudicio e Marco Sguassero, nonché il presidente del Collegio dei Revisori, Claudio Gottardo. All’incontro era presente anche il sindaco di San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate.
“Con un emendamento approvato la scorsa settimana durante i lavori dell’assemblea, il consiglio regionale ha dato prova di grande attenzione nei confronti dell’Aussa Corno a conferma di come la Regione sia l’interlocutore fondamentale per consentire al consorzio di superare questo difficile momento economico e di riportarlo alla sua piena operatività” ha detto Fontanini ai commissari confrontandosi con loro sulle varie tappe di questa complessa missione loro affidata, finalizzata a traghettare la Ziac verso un nuovo inizio.
“L’area è strategica per la nostra economia – ha sottolineato il presidente Fontanini – non fosse altro per la presenza del porto che, anche grazie all’attività di bonifica ora in corso sull’ex banchina Pittini e ai dragaggi del canale di accesso eseguiti dalla Regione, è senza dubbio uno snodo importante nella piattaforma logistica targata Fvg. Un ruolo “naturale” questo, per il nostro territorio, facilitato anche dalla sua collocazione geografica che lo pone al centro degli scambi commerciali. Si tratta di un importante patrimonio che deve essere attentamente valorizzato e sostenuto in questo frangente per il contributo svolto in passato, ma soprattutto per quello che può rappresentare per il futuro visto i segnali incoraggianti – anche se cauti – dell’economia nelle ultime rilevazioni.
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