Insegnanti di friulano, prima attestazione del percorso formativo nell’albo regionale.
Fontanini: “Scuola, editoria, programmazione Tv Rai fondamentali per il futuro della marilenghe”.
Insegnanti di friulano: prima attestazione del percorso formativo. Nell’elenco regionale dei docenti di friulano per scuole materne, elementari, medie e superiori, infatti, si specificano i titoli in possesso dai vari docenti inclusa la partecipazione a corsi di perfezionamento-master formalmente riconosciuti. Nell’albo (1576 presenti alla data del 28 aprile 2016) si potrà distinguere i vari curriculum e, dunque, chi ha svolto l’attività di aggiornamento (l’elenco generale precedente era puramente alfabetico) da chi ha requisiti base. Un primo punto di partenza in relazione alle aspettative degli insegnanti di veder riconosciuto il percorso formativo. Ma c’è di più. E’ in fase di definizione da parte della commissione regionale preposta e dell’Ufficio scolastico regionale (che fa capo al Miur), la proposta di accertare la preparazione dei docenti che richiedono l’iscrizione all’albo in alternativa all’autocertificazione, come avviene per le lingue straniere. Obiettivo: garantire maggiore qualità all’insegnamento della marilenghe. Tra gli aggiornamenti inclusi nel curriculum per quanto riguarda i corsi di perfezionamento, anche l’iniziativa “Lenghe furlane te scuele plurilengâl” organizzata dall’Università di Udine che ha impegnato per 300 ore, da maggio 2015 a marzo 2016, una sessantina di docenti in attività articolate in lezioni frontali, laboratori, seminari e tirocinio. “Un’iniziativa importante vista la rilevanza della scuola nella politica linguistica di tutela del friulano” commenta il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini che, proprio per la valenza della progettualità per la diffusione della marilenghe, oggi – 6 giugno – ha voluto incontrare i docenti corsisti-coinvolti (cui sono stati consegnati gli attestati di frequenza), intervenuti insieme al direttore Mauro Pascolini e ad altri formatori. Incontro in cui il presidente Fontanini si è congratulato per l’impegno e la sensibilità dimostrata auspicando continuità nell’adesione a queste iniziative per il futuro del friulano. “Che tu cressis marilenghe” è l’augurio con cui Fontanini ha voluto accompagnare l’omaggio consegnato a ogni insegnante: l’aquila simbolo del Friuli realizzata su foglio di inox con un procedimento di taglio laser secondo il modello eseguito dagli alunni del Ceconi guidati dalle maestranze della ditta Minisini di Buja. A ogni docente è stato anche donato il libro “Trilogjie tormentade” di pre Antoni Beline (ed. Glesie Furlane) e il segnalibro commemorativo della figura del Patriarca Bertrando, uomo spirituale e politico di larghe vedute che promosse cultura e istruzione, una sana riforma ecclesiastica e il bene dello Stato friulano, che oggi viene ricordato dalla Chiesa friulana. Il 6 giugno del 1350, il beato Bertrando fu assassinato dai nobili che congiurarono contro di lui col celebre attentato a San Giorgio della Richinvelda.
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