Dal 29 settembre e fino al 4 novembre, per sei settimane, si svolgeranno 20 concerti, diversi momenti di ascolto, proiezioni e 4 workshop di livello internazionale offrendo una panoramica a 360° sulle pratiche che sfruttano in maniera totale le potenzialità messe a disposizione dalla tecnologia in ambito artistico.
Tra i molti artisti di fama mondiale, anche il compositore giapponese Ryoji Ikeda, il francese Kassel Jaeger, pseudonimo di Francois Bonnet e gli inglesi Sculpture e Emptyset.
«I giovani del Friuli Venezia Giulia come i loro compagni italiani ed europei, hanno fame di Cultura Elettronica ma non trovano pane per i loro denti, in Regione infatti fino ad oggi è mancata una proposta organica che prenda in considerazione la musica e le arti elettroniche come fenomeno culturale. FORMA Free Music Impulse è l’unico festival in Regione che può soddisfare questo bisogno».
Queste le parole del direttore artistico del festival, Renato Rinaldi.
Un festival che non riguarderà solo la musica elettronica ma anche lavori con un forte impatto visuale, diventando a tutti gli effetti un grande evento di arte performativa.
Un festival dal carattere itinerante ed europeo visto che toccherà sei comuni regionali (Tarcento, Lusevera, San Pietro al Natisone, Comeglians, Staranzano, Udine) dove saranno protagonisti artisti internazionali di primo livello, per poi portare le eccellenze della musica elettronica friulana fuori dai suoi confini per le date di Tolmino (Slovenia) e Arnoldstein (Austria).
Un festival capace di creare un circuito virtuoso tra i centri urbani e i paesi, scavallando anche i confini del Friuli Venezia Giulia e rimarcando una volta di più che culturalmente non possono e non devono esistere periferie.
«L’obbiettivo principale del festival – continua Rinaldi – è quello di promuovere la cultura elettronica in regione e lo fa in due fasi la prima portando i gruppi locali a suonare oltre i confini in Austria e Slovenia e poi portando artisti di fama internazionale in Friuli. Questa seconda fase culminerà a Udine nella settimana dal 30 ottobre al 4 novembre in cui la città si trasformerà in uno straordinario laboratorio elettronico con workshop, concerti, incontri, ascolti e visioni».
Un festival pensato soprattutto per i giovani. Una manifestazione che gli organizzatori hanno pensato anche per sensibilizzare i ragazzi (ma non solo!) rispetto al processo di trasformazione dovuto alla penetrazione delle tecnologie digitali nel nostro quotidiano.
Proprio i più giovani sono i principali fruitori dell’iniziativa intesa nella sua globalità, a partire certo dai concerti ma soprattutto in considerazione dei workshop.
«Il festival – continua Rinaldi – punta anche alla crescita culturale e professionale dei ragazzi. Attraverso una serie di workshop, vogliamo offrire ai giovani la possibilità di conoscere a fondo i nuovi media, imparare ad usare la tecnologia per esperire il mondo in maniera creativa e non passiva: pensiamo infatti che sviluppare momenti di formazione sia la vera ricaduta sul territorio».
A loro sarà dedicato anche il convegno del 31 ottobre che si svolgerà dalle 10 al Teatro Palamostre di Udine. “Black Mirror – Mondi digitali e vita quotidiana” è un incontro ideato per gli studenti delle scuole superiori cittadine, che sono state coinvolte anche nel progetto di alternanza scuola/lavoro: 20 studenti degli istituti Stellini, Marinelli, Malignani e Percoto, infatti, saranno coinvolti nelle attività del festival, dai concerti ai workshop.
Dal 29 settembre e fino al 4 novembre, per sei settimane, si svolgeranno 20 concerti, diversi momenti di ascolto, proiezioni e 4 workshop di livello internazionale offrendo così una panoramica a 360° sulle pratiche che sfruttano in maniera totale le potenzialità messe a disposizione dalla tecnologia. Potenzialità che possono e devono servire a promuovere una corretta cultura digitale.
Hybrida riconosce da sempre agli artisti che utilizzano media elettronici il ruolo di mediatori nei rapporti tra essere umani e tecnologia. Sono, infatti, più di una trentina i performer che parteciperanno a FORMA Free Music Impulse #8 come interpreti di questo incessante lavoro di negoziazione:
? Antonio Della Marina & Alessandra Zucchi
? Donato Epiro + Gea Brown
? Giovanni Lami
? Divus + Xennan
? Jestern + The Outspace Tunes Of Gullidanda & Al Sagor
? Chicaloyoh + The Junkologist + Robedoor
? ?S{?}U M· + Deison & Hybrida Lightshow
? Marta De Pascalis + Hoof soundsystem dj set
? Mikomikona + Kassel Jaeger + Ryoji Ikeda
? Cellule d’Intervention Metamkine – Sculpture – Emptyset
Oltre ai concerti, parte fondamentale del programma del festival saranno i quattro workshop che si svolgeranno dal 31 ottobre al 4 novembre al Teatro Palamostre di Udine.
? Ina GRM (Sound Transformation and Electroacoustic Composition)
? Martin Romeo (HI-BOOK VVVV augmented reality book)
? Mikomikona (Reprogramming The Media Machinery)
? Cellule d’Intervention Metamkine (Live Expanded Cinema – Tecnica di manipolazione live di pellicole 16 mm e nastri magnetici)
Questi momenti di formazione sono stati pensati per offrire ai partecipanti la possibilità non solo di conoscere i nuovi media, imparando così a usarli per una comunicazione creativa e non meramente passiva, ma anche di sperimentare con la tecnologia spingendola fino ai suoi limiti. Il dibattito sul ruolo della tecnologia nella società contemporanea è un tema che investe l’attività delle più importanti istituzioni culturali d’Europa, ma trova poco spazio nella nostra Regione. Ecco perché Hybrida ha voluto promuovere, portando artisti di fama internazionale in Friuli Venezia Giulia, una corretta cultura digitale, perché è convinta che è proprio nelle zone lontane dal centro che l’apporto della tecnologia può fare la differenza.
Due spazi del festival, inoltre, saranno riservati anche all’ascolto e alle proiezioni.
Nella galleria Spazioersetti di viale Volontari della Libertà a Udine verrà diffusa una selezione di opere elettroacustiche che hanno anticipato e profondamente influenzato l’estetica della musica elettronica contemporanea: RECOLLECTION GRM (Materiali dall’archivio Ina GRM). Mentre un ascolto guidato alla musica per nastro magnetico, con l’artista Giovanni Lami (TAPE MUSIC), si svolgerà allo SMO a San Pietro al Natisone.
E dal 2 al 4 novembre, da Kobo Shop in via Palladio a Udine, sarà proiettato Ruins Rider di Pierre-Luc Vaillancourt a testimoniare la necessità di Hybrida Space di includere anche le arti visive nel programma del festival, rendendo FORMA Free Music Impulse #8 un veicolo di trasmissione culturale a tutto tondo che certifica l’arte come indispensabile ponte tra la pratica e il sapere.
29 settembre Lusevera | Grotte di Villanova
Antonio Della Marina & Alessandra Zucchi
30 settembre Tarcento | Cinema Margherita
Donato Epiro + Gea Brown
6 ottobre San Pietro Al Natisone | SMO
Reel To Reel / Tape Music: lezione / ascolto e live performance a cura di Giovanni Lami
7 ottobre Comeglians | Ex latteria di Povolaro – Maranzanis
Divus + Xennan
14 ottobre Tolmino | Mink
Jestern + The Outspace Tunes Of Gullidanda & Al Sagor
21 ottobre Staranzano | Dobialab
Chicaloyoh + The Junkologist + Robedoor
27 ottobre Arnoldstein | Kulturhaus
Slum + Deison & Hybrida lightshow
28 ottobre Udine | Lino’s & Co
Marta De Pascalis
Hoof soundsystem dj set
3 novembre Udine | Teatro Palamostre
Kassel Jaeger + Mikomikona + Ryoji Ikeda
4 novembre Udine | Teatro Palamostre
Sculpture + Cellule D’Intervention Metamkine + Emptyset
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31 OTTOBRE – 4 NOVEMBRE UDINE
WORKSHOPS, CONFERENZE, VISIONI E ASCOLTI
WORKSHOPS
I° seminario
31 Ottobre – 2 Novembre
GRM sound transformation and electroacustic composition
Tenuto da François Bonnet e Emmanuel Favreau
II° seminario
31 Ottobre – 2 Novembre
Hi Books
Tenuto da Martin Romeo
III° seminario
2 Novembre
Reprogramming media machinery
Tenuto dal duo Mikomikona
IV° seminario
3 Novembre
Live expanded cinema
Tenuto da Jerome Noetinger, Christophe Auger and Xavier Quérel
ASCOLTI
30 Ottobre – 4 Novembre
Negli spazi della galleria Spazioersetti verrà diffusa una selezione di opere elettroacustiche che hanno anticipato e profondamente influenzato l’estetica della musica elettronica contemporanea.
VISIONI
2 – 4 novembre
Negli spazi del Kobo Shop proiezione di Ruins Rider di Pierre-Luc Vaillancourt