Forni di Sopra rende omaggio a una gloria del suo passato, il liutaio Giovanni Maria Anciuti (1674-1744 ), maestro sopraffino nella produzione di strumenti a fiato: è proprio per favorire la riscoperta e un’ampia conoscenza di questa figura così carica di suggestioni che il Comune carnico, in collaborazione con l’Associazione Dorelab, ha ideato l’ AnciutiMusic Festival, apertosi nei mesi scorsi, già scandito da illustri tappe nazionali (a Milano e Roma) e ora pronto a toccare l’apice in “casa”, con un intenso weekend di appuntamenti all’insegna della grande musica. Primo evento in calendario è il concerto programmato per la sera di venerdì 23 agosto, alle 21, nella chiesa della Madonna della Salute (location che segna un cambio di programma rispetto alle previsioni, che prospettavano una performance nella chiesa di San Giacomo): in scena l’Ensemble J.M.Anciuti, che si esibirà insieme alla celebre soprano di origine armena Elizaveta Martirosyan e agli ottimi fagottisti Paolo Calligaris ed Alberto Biano, docenti del Dorelab Summer Camp (campus musicale contemporaneo al festival, sempre a Forni di Sopra). Sotto la direzione del maestro Paolo Pollastri, direttore artistico dell’Anciuti Music Festival, verrà eseguito il ciclo di Cantate per soprano e strumenti di Georg Philipp Telemann (1681-1767), tratte dall’Harmonisches Gottesdienst. Nella formazione attuale, gli oboisti Paolo Pollastri e Simone Bensi utilizzano una copia di uno strumento di J.M. Anciuti del 1725, eseguita da M. Losappio, il cui originale si trova al Museo Arcivescovile di Palazzo Rospigliosi a Pistoia. Francois de Rudder, invece, suona su una copia – da lui stesso costruita – di un fagotto creato da Anciuti nel 1725, appartenente a un collezionista milanese. Completa la formazione la clavicembalista Rossella Giannetti. L’Ensemble J.M.Anciuti è nato nel 1984, dalla collaborazione artistica fra Alfredo Bernardini e Paolo Pollastri. Riscoprendo il repertorio barocco per Trio d’ance, ha prodotto 3 CD editi dalla Tactus, con monografie di A.Vivaldi, G.Sammartini e G.B.Platti. Nel corso degli anni l’organico ha abbracciato, anche in base al repertorio eseguito, artisti affermati, quali i violinisti S. Montanari e P. Piomboni, i violoncellisti L. Piovano, M. Valli e G. Nasillo, C. Rufa e M. Gatti (flauto traverso), D. Bellugi (flauto dolce), i clavicembalisti R. Alessandrini, S. Rambaldi e G. Losco. Per una serie di produzioni incentrate sull’opera di J.S. Bach si è inoltre avvalso della preziosa collaborazione di K.Gilbert. Elizaveta Martirosyan, vincitrice di sette primi premi assoluti in altrettanti concorsi internazionali, dal 2000 vive in Italia, dove ha frequentato i corsi di canto di Raina Kabaivanska, Shirlie Verrett e Bernadette Manca di Nissa presso l’Accademia Chigiana di Siena, conseguendo il titolo di migliore allieva nel 2003. Si esibisce spesso con R. Kabaivanska e nel 2003 salì sul palco anche con il maestro Luciano Pavarotti, al Teatro Bonci di Cesena. Canta diretta dai maestri Kakhidze, Zedda, Delogu, Bernard, Cramer, Casadesus, Webb, Frizza, Fogliani, Mariotti, Montanari, Soudant, Carminati, Carissoni, Vaglieri, Raimondi.
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